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Cronaca

Friuli Doc: Venanzi promuove l'edizione a fiera della qualità

Nonostante il maltempo le prime stime dell'Assessore Alessandro Venanzi restituiscono un freedback positivo per questa edizione di Friuli Doc andata in scena come una fiera dell'enogastronomia nostrana

Nonostante il maltempo le prime stime dell'Assessore Alessandro Venanzi restituiscono un freedback positivo per questa 23° edizione di Friuli Doc. Nonostante alcuni appuntamenti siano stati cancellati per le forti perturbazioni, la kermesse non ha perso il suo spirito e i frequentatori, anche nella serata di ieri, si sono muniti di ombrello e spirito d'iniziativa per godersi il sabato sera più "doc" dell'anno.

Le stime dell'Assessore Alessandro Venanzi

«Venerdì e sabato giornate clou con picchi di presenze e grande partecipazione - racconta Venanzi - Dal "restauro" del 2014 sono stati fatti ogni anno dei passi avanti grazie anche ad un affinamento della dislocazione degli stand, ad un'offerta enogastronomica d'eccellenza e quest'anno anche dell'esperimento di Piazza Primo Maggio che si è confermata un successo».

L'idea, secondo l'assessore alle attività culturali, è quella di rendere Friuli Doc un vero e proprio percorso enogastronomico che ricalca i passi di una fiera. No quindi ai grandi agglomerati di turisti e frequentatori nelle sole piazze, ma maggior distribuzione per tutte le vie della città, obiettivo che quest'anno, conclude Venanzi, è stato raggiunto con successo.

Un'edizione "pulita"

Nonostante le norme antiterrorismo abbiano fatto destare qualche preoccupazione tra commercianti e partecipanti non hanno tuttavia inficiato sulla buona riuscita della manifestazione.

«Le direttive ci sono, vano rispettate in un'ottica di prevenzione, ma per il nostro pubblico nulla è cambiato - ha affermato Venanzi - Gli orari per le somministrazioni sono rimasti gli stessi, così come l'orario di stop per la musca è rimasto invariato. Siamo comunque venuti incontro alle esigenze dei turisti e dei locali riuscendo a mantenere comunque un'atmosfera dove si respirasse piacere e non restrizione»

E per i soliti eccessi di alcool?

«Come ogni anno gli eccessi ci sono stati - ha conclusio l'assessore - Tutto sommato però si sta andando sempre di più verso un turismo di qualità che è in grado di apprezzare la bellezza di questa kermesse senza eccedere o creare problemi all'ordine pubblico. La corsa ai numeri è diventata un concetto privo di senso: oggi ciò che conta è la qualità del prodotto offerto ed è fondamentale rispecchi e racconti la storia del territorio che lo ospita".

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