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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pasian di Prato

Anche in Friuli arriva il Disability Manager in azienda

Fra le prime realtà in Italia a dotarsi di questa figura, Idealservice di Pasian di Prato. "Vogliamo garantire corretti processi di inserimento, inclusione e integrazione" dice il presidente Riboli

Il disability manager è un esperto dal punto di vista della conoscenza normativa, che sa capire il contesto aziendale e ha la capacità di cogliere le esigenze della persona diversamente abile. È una figura responsabile di valorizzare al meglio l’inserimento in azienda, un tutor in buona sostanza, qualcuno che riesce ad anticipare esigenze e bisogni. Idelservice, società cooperativa con base a Pasian di Prato e sedi in tutta Italia, ha deciso di dotarsi di questa figura, istituita internamente, per promuovere proprio l’occupazione e l’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili, con disabilità certificate, attraverso interventi mirati. Il disability manager farà parte dell’area risorse umane, a supporto nell’inserimento di questa tipologia di lavoratori, così da valorizzare le competenze e le capacità di ogni candidato in relazione alla sua disabilità. La società punta a sensibilizzare soci e dipendenti sulla disabilità, sulle forme di disabilità sommersa in contesto lavorativo e sull’integrazione aziendale tra diversità e inclusione

Il presidente Riboli

“Il nostro obiettivo – spiega il presidente di Idealservice Marco Riboliè garantire corretti processi di inserimento, inclusione e integrazione aziendale, creando e diffondendo innanzitutto una cultura aziendale in relazione alle tematiche legate alle disabilità in ambito lavorativo e nel contesto sociale di riferimento”. E precisa: “Il Disability Manager  si occupa, appunto, della formazione di manager e colleghi per sensibilizzare i dipendenti, rendere l’ambiente lavorativo il più inclusivo possibile, potenziare la salvaguardia del benessere di tutti. Diventa così un punto di riferimento – aggiunge - per intercettare bisogni, problemi, opportunità, esigenze da parte di tutti i dipendenti che ne abbiano bisogno”. L’attività sarà articolata e prevede una fase di ascolto per verificare i cambiamenti nei processi, nelle percezioni e negli atteggiamenti all’interno del contesto aziendale, “al fine di rendere tutti consapevoli e orgogliosi di far parte di un’azienda realmente inclusivasottolinea Riboli - e soprattutto coerente con i propri principi e con il proprio impegno in ambito di Corporate Social Responsibility”.

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