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Cronaca

Friûl Revolution, la mini serie tv più grande e sovversiva del Fvg

In occasione del SUNS Europe Festival in programma a Udine al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, venerdì 2 dicembre alle 21 si terrà l'anteprima assoluta dell'intera serie tv diretta da Marco D'Agostini e scritta da i Cjastrons, trio formato da David Benvenuto, Marco Floran e Cristian Pressacco. Ingresso Gratuito

Da un’idea nata nel 2014 dalla mente tricefala dei Cjastrons, dopo due anni spesi fra sviluppo, sceneggiatura, riprese e montaggio, finalmente il 2 dicembre prossimo al Teatro Giovanni da Udine, all’interno della rassegna Suns Europe, verrà presentato e proiettato interamente “Friûl Revolution”, la nuovissima serie-tv friulana fra le più impegnative mai realizzate in regione. 

La mini serie, realizzata grazie al supporto indispensabile del Fondo per l’audiovisivo, dell’Arlef, della Fondazione CRUP, della Provincia di Udine, di Giovani FVG e di Turismo FVG, si sviluppa in 5 puntate da 20 minuti ciascuna. 100 minuti che, fra attori, comparse e maestranze, hanno coivolto nel complesso più di 180 persone. 30, invece, i paesi usati come location: da Flaibano a Mortegliano, dalla Bassa Pianura Friulana alle montagne della Carnia. Al centro, ovviamente, Udine, “capitâl dal Friûl”, e il friulano, cui si affianca, come nella vita reale, a seconda degli ambienti e dei personaggi con cui si viene in contatto, l’italiano. 

Friûl Revolution è uno sceneggiato televisivo che porterà i friulani a riflettere su loro stessi. “Al di là dell’umorismo di superficie- racconta in anteprima a Udine Today David Benvenuto, direttore di produzione, oltre che autore e attore della serie-, le puntate rivelano una critica feroce a paure, manie e idiosincrasie delle persone che vivono in Friuli. Senza svelare troppo la trama, posso dirvi che la rivoluzione annunciata nel titolo è una delle tante promesse cui i tre protagonisti andranno incontro seguendo Abele Pelvio, un leader ribelle che fungerà da collettore del malessere serpeggiante fra i friulani che anche noi incontreremo lungo il nostro viaggio attraverso la Piçule Patrie

Il backstage della serie tv "Friûl Revolution"

A detta degli stessi sceneggiatori la serie inizialmente voleva essere un mockumentary (stile narrativo che imita il documentario, però con intenti parodistici – tipo  Zelig di Woody Allen o Borat di Larry Charles). Forse anche per questo la scelta della regia già due anni fa fu affidata senza alcuna esitazione al sapiente occhio del documentarista friulano Marco D’agostini, che con coraggio accettò la sfida. 

“Quando mi è stato chiesto di fare la regia di Friûl Revolution avevo molti dubbi –confessa D’Agostini mostrandoci le prime bozze della sceneggiatura-. Leggendo la sceneggiatura visionaria, a tratti distopica del trio, non sapevo se sarebbe stato possibile portare a termine un lavoro di questo tipo con i mezzi che avevamo a disposizione. In più non avevo ancora gestito una troupe e un set con circa 180 persone tra maestranze, attori e comparse. Poi, la voglia di confrontarmi con un nuovo spazio e un nuovo linguaggio ha preso il sopravvento e ci siamo letteralmente gettati nell’avventura”.

Il risultato, assicura il regista che ne ha curato anche il montaggio, è un’atmosfera surreale, quasi grottesca, che attraversa diversi generi all’interno degli episodi: cinematografico, televisivo, documentaristico, musical e road movie. Un flusso di immagini e suoni perfezionato dalla collaborazione di diversi professionisti: Claudio Cescutti alla fotografia, Leo Virgili e Walter Sguazzin alle musiche, Andrea Blasetig al suono in presa diretta, Eric Guerrino al missaggio audio, Mirko Monti alle grafiche e Luca Zuccolo segretario di edizione.

Venerdì 2 dicembre alle ore 21.00 il cast sarà al gran completo al Giovanni da Udine. “Ora che la fatica è passata – conclude Benevenuto-, dopo aver girato mezzo Friuli a bordo di un furgoncino tutto scassato, si avvicina l'ansia e la felicità per l’anteprima.  Non fatemi dire altro, siamo friulani, e i sentimenti non li sveliamo così a caso. Quindi spazio alla concretezza e alla praticità: vi aspettiamo al teatrone. Mandi, furlans”.

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