Fogolâr Civic e Academie dal Friûl hanno ricordato la grande rivolta popolare friulana del 27 febbraio 1511 rendendo omaggio a tutti i caduti contro i tiranni di ogni luogo con particolare deferenza alla memoria di Giulio Regeni.

"Foroiulienses contra Pharaones" ovvero i Friulani contro i 'faraoni', contro i tiranni di ogni luogo ed epoca: questa l'intitolazione, idealmente universale, della dedica ai combattenti e ai caduti contro tutte le tirannidi d'Europa e del mondo, deposta sabato 27 febbraio 2016, nel capoluogo del Friuli Storico, a cura del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" e del Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl" in accordo con la Federazione provinciale udinese dell'Istituto del Nastro Azzurro e con il Club per l'Unesco di Udine, presso il Pozzo di San Giovanni, tra le vie Savorgnana e Stringher, nel 505° della rivolta popolare friulana del Giovedì Grasso 1511, prima grande insurrezione civica europea moderna contro la prepotenza dei regimi del tempo.

Doveroso il richiamo esplicito e il deferente omaggio al compianto Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano sul cui assassinio in Egitto, ad un mese oramai, il governo del Cairo ancora non ha saputo plausibilmente rendere conto facendo infuriare legittimamente le autorità italiane nonché la migliore società civile tra le due sponde del Mediterraneo. Una lettera ai genitori del probo studente di Fiumicello intento a studiare le contraddizioni sociopolitiche ed economiche dell'Egitto odierno è stata, quindi, firmata dalle delegazioni, per il trigesimo della sua scomparsa, presso quel pozzo che localmente richiama il valore universale della ribellione contro chi calpesta il proprio popolo e i diritti umani fondamentali.