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Cronaca

Fontanini onora il simbolo della “Nuova Aquileia” udinese

Gesto storico del nuovo Primo Cittadino di Udine che, su invito del Fogolâr Civic, ha reso omaggio all'arca dei Patroni aquileiesi Ermacora e Fortunato, simbolo supremo di Udine capitale del Friuli e dell'Alpe-Adria. Travain: “Allacciare le cinture ovvero riallacciarsi alle vere radici prima di un tanto auspicato decollo regionale ed internazionale del capoluogo friulano!”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

È stato davvero un momento storico. Per la prima volta, nella storia di Udine contemporanea, in occasione della festa patronale che il 12 luglio accomuna oramai da quasi sette secoli il capoluogo friulano all'antica metropoli di Aquileia, un Sindaco si è recato a rendere omaggio, nel Battistero di San Giovanni, alla splendida Arca dei Santi Ermacora e Fortunato, fatta realizzare dal patriarca medievale Bertrando per custodirvi le reliquie dei martiri aquileiesi nella nuova capitale prescelta come cuore del Friuli e sede del grande Patriarcato transfrontaliero alpino-adriatico. Su istanza del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, infatti, e scortato dalle bandiere dello stesso, evocanti i “quintieri” udinesi e friulani dell'epoca del Patriarca Bertrando, giovedì 12 luglio 2018, al termine delle celebrazioni religiose solenni nel duomo cittadino, il sindaco di Udine, prof. Pietro Fontanini, accompagnato dagli assessori sig. Alessandro Ciani, sig. Fabrizio Cigolot e p.i. Paolo Pizzocaro nonché dal vice presidente del Consiglio Comunale, prof.ssa Elisabetta Marioni, ha voluto onorare il simbolo massimo della “Nuova Aquileia” locale, che notoriamente costò la vita allo stesso Bertrando, martire civile dell'idea di “Udine Capitale”. Ospite dell'arciprete del Duomo, mons. Luciano Nobile, intervenuto all'avvenimento, l'omaggio civico è stato introdotto dal prof. Alberto Travain, presidente del Fogolâr Civic, che, in lingua friulana, ha sottolineato l'importanza culturale di un gesto che simbolicamente riallaccia i progetti futuri di Udine a un passato di centralità regionale ed internazionale. Tra le rappresentanze sociali intervenute, il cameraro presidente dell'Arengo cittadino, prof.ssa Renata Capria D'Aronco, idealmente alla guida della “scorta d'onore” fornita per l'occasione dal Fogolâr Civic al Sindaco di Udine, rappresentanza del più vario impegno sociale e culturale della comunità e composta da noti e stimati cittadini quali Alfredo Maria Barbagallo, Manuela Bondio, Attilio Calligaro, Giuseppe Capoluogo, Marisa Celotti, Amerigo Cherici, Milvia Cuttini, Iolanda Deana, Maurizio Di Fant, Luisa Faraci, Enza Fio, Renata Marcuzzi, Rosalba Meneghini, Paola Taglialegne, Luigina Pinzano, Ennio Valdevit, Mirella Valzacchi, Giorgio Vello... Presenti rappresentanze sociali del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, del Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”, del Club per l'Unesco di Udine. Al completo il Gruppo Folcloristico “Stelutis di Udin”, guidato dalla presidente Elena Sione. Bella occasione anche per riunire il direttivo paliesco udinese dell'Associazione Antico Borgo Aquileia, presente con il gonfalone, la presidente Annamaria Gisolfi e le consigliere Rossana Cellini, Michela Grimaz e Margherita Pizzo. “L'auspicio è che a un gesto simbolico così importante, di riconoscimento delle radici non solo culturali ma anche politiche del ruolo di Udine in un territorio che, si ricorda, non va limitato al Friuli soltanto ma esteso alla Mitteleuropa aquileiese, l'Amministrazione comunale udinese faccia seguire atti conseguenti sul piano concreto della programmazione di un'azione politico-amministrativa volta a riproporre e riaffermare la città come virtuoso centro propulsivo laico di un rinascimento civile, sociale, morale, dell'intera area transfrontaliera mitteleuropea facente capo un tempo ad Aquileia! Pensare in grande! Ritornare grandi! Su questo veglieremo come cittadini, collaborativi, pronti a sostenere, ma anche ad osteggiare qualora la strada imboccata non dovesse orientarsi in detta direzione! La speranza è che questo gesto culturale di omaggio sia un po' come allacciare le cinture – un riallacciarsi intelligentemente e laicamente alle vere radici – prima di un tanto auspicato decollo regionale ed internazionale del capoluogo friulano!”. Ci si augura questo. Per ciò ci si impegna”. Così ha commentato il presidente del Fogolâr Civic, prof. Travain, primo promotore dell'iniziativa, congratulandosi pubblicamente con il sindaco prof. Fontanini per la pronta adesione alla proposta venutagli dal attivissimo movimento civista-fogolarista della città.

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