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Cronaca

Fontanini faccia scrivere “Justizie par Giulio Regeni orgoi dal Friûl!”

A due anni e quattro mesi dall'impunito scempio del giovane ricercatore friulano, il civismo udinese fa il punto della situazione circa gli impegni assunti dalla politica locale in ordine all'argomento. Travain (Fogolâr Civic): “La lezione civile di Giulio deve formare patrimonio morale della Friulanità oltreché del mondo intero!”. E sorge la proposta anche di uno striscione in “marilenghe” friulana da esporre al Terrazzo della Cancelleria, a Udine, in municipio, “omaggio dovuto di una capitale ad un figlio eroico del proprio popolo”.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Tra i venti punti del capitolato sottoposto loro in campagna elettorale dell'Arengo popolare udinese e sottoscritto pienamente da entrambi il 6 maggio 2018, l'on. Pietro Fontanini ed il dott. Vincenzo Martines, candidati al recente ballottaggio per la carica di primo cittadino, ne avevano firmato anche uno specifico, il n. 3, intitolato “Promozione esempio Regeni”, impegnante senz'altro a “perseverare nella più irriducibile rivendicazione umana e patriottica di giustizia sul Caso Regeni, riconoscendo, nel tratto morale del ricercatore di Fiumicello, l'identità di onestà e tenacia caratteristica delle genti aquileiesi e friulane di cui Udine da sempre ambisce ad ergersi quale capitale”. Ciò in ossequio a ben tre delibere della storica assemblea civica presieduta dalla prof.ssa Renata Capria D'Aronco. Non basta, l'on. Fontanini, attuale sindaco, aveva anche aderito, il 10 successivo, a un documento programmatico presentato ad entrambi i suddetti candidati, dal coordinamento euroregionalista friulano “Europa Aquileiensis”, braccio politico del trentennale Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, documento introdotto dal seguente, articolato, preambolo, intitolato “Regeni, paradigma contemporaneo di un Friuli eroico!”. Eccone il testo. “Il Coordinamento considera punto paradigmatico, per l'Amministrazione entrante di una vera Udine 'Nuova Aquileia' e 'Capitale del Friuli', l'assunzione e la promozione istituzionali della proba figura di Giulio Regeni da Fiumicello come esempio friulano superlativo di condotta giovanile contemporanea incredibilmente aderente al filone identitario storico del civismo e dell'eroismo 'aquileiesi' improntati ad irriducibilità integerrima. Il nuovo esecutivo municipale non solamente dovrebbe alzare i toni di un dissenso peculiarmente udinese e friulano nei riguardi di uno Stato italiano mostratosi apertamente inefficace in termini di giustizia rivendicata presso la Repubblica Araba d'Egitto, forse conferma di una perdurante tendenza italica a marginalizzare ciò che riguarda la friulanità e per di più un paesino della provincia udinese: sarebbe opportuno che mobilitasse decisamente attorno alle insegne di Udine l'orgoglio offeso del Friuli, mobilitazione delle coscienze, che sappia mostrare all'Italia e al mondo che, come in tempi migliori, ancor oggi con gli udinesi e i friulani non si scherza! Contestualmente, il Comune di Udine, rinnovando missione antica, si faccia carico di promuovere culturalmente sul territorio il riconoscimento, l'apprezzamento e l'incremento, soprattutto tra i giovani, di un idealismo friulano virtuoso contrapposto a pragmatismo becero, insensibile ai valori prosociali, idealismo improntato possibilmente al più glorioso repubblicanesimo partecipativo ed antitirannico della migliore tradizione udinese”. “Oggi, 25 maggio 2018, a due anni e quattro mesi dallo scempio impunito del valoroso nostro di Fiumicello, mentre alla Colonna della Giustizia di Udine e certamente sulla sua tomba nel paese natio, compassione ed orgoglio popolari rinnovano irriducibile il ricordo di Giulio con voti sinceri di riscatto per l'oltraggio umano e civico subito innanzitutto dalla nostra comunità regionale – afferma il prof. Alberto Travain, esponente di spicco del civismo udinese ovvero presidente del Fogolâr Civic, del circolo “Academie dal Friûl”, del coordinamento “Europa Aquileiensis” e delegato presidenziale del Club per l'Unesco di Udine –, non soltanto, pare di poter dire, che il caso non sia stato archiviato nella memoria pubblica, ma si auspica che la testarda opera di presidio della coscienza civica, svolta dal civismo più battagliero della nostra terra, possa per lo meno dare l'utile frutto di una ricognizione o inculturazione del sacrificio del probo ricercatore friulano nel patrimonio valoriale comune delle nostre genti. Gli impegni assunti, su pressione civista, dai nuovi 'sorestants' della 'Capitâl dal Friûl', certo estensione della già valida condotta assunta sull'argomento dal Comune al tempo del sindaco Honsell, sembrano far ben sperare. Quanto meno a Udine non si preannuncia l'orrenda scena della rimozione dal municipio dello striscione rivendicativo di verità per Giulio Regeni che si è vista a Trieste. Anzi, Fontanini non farebbe male a farne fare uno anche in 'marilenghe', per il Terrazzo della Cancelleria, sopra il Contarena, sotto la storica Campana dell'Arengo, uno simile a quello campeggiante al balcone di presidenza del Fogolâr Civic, con scritto 'Justizie par Giulio Regeni orgoi dal Friûl': omaggio dovuto di una capitale ad un figlio eroico del proprio popolo!”.

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