Consumatori Attivi: "Il ristoro del 30% con tetto a 100 mila euro sarà un acconto"
Procedono i lavori al Ministero dell'economia e delle finanze per il fondo di ristoro per i risparmiatori traditi. L'associazione presieduta da Barbara Puschiasis ieri al tavolo con il ministro e vicepremier Salvini
Non si ferma il lavoro delle associazioni a tutela dei risparmiatori traditi dai crack delle banche. Ieri mattina al tavolo organizzato al Mef per discutere del Fondo di ristoro erano presenti i vertici di tutte le principali realtà che da tempo stanno lottando in difesa di correntisti e piccoli azionisti: Consumatori Attivi, Adusbef, Casa del Consumatore, Consumatori Attivi, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Diritti Europei, Movimento Risparmiatori Traditi, Risparmiatori Azzerati Carife e Unione Nazionale Consumatori. E a sorpresa, alla riunione con il sottosegretario Alessio Villarosa e i tecnici che stanno preparando la norma, è arrivato anche il vicepremier Matteo Salvini.
Se ci sarà bisogno allargheremo i gomiti per far riavere i soldi ai risparmiatori traditi", ha promesso il ministro ai referenti delle associzioni presenti confermando l'orientamento favorevole al recepimento delle proposte avanzate dalla cabina di regia inviate l'11 e il 17 novembre 2018.
«In particolare - ha fatto sapere la presidente di Consumatori Attivi, Barba Puschiasis, ieri presente alla riunione nella capitale insieme alla sua vice, Barbara Venuti - i punti ad oggi fermi sono i seguenti: il ristoro del 30% con tetto di 100 mila euro, che arriverà già nel 2019, sarà solamente un acconto; al fondo accederanno anche i vecchi obbligazionisti; per le banche venete il rimborso verrà calcolato al prezzo che le azioni avevano prima della messa in liquidazione; la valutazione del danno sarà semplificata così come anche l'accesso al fondo; verranno considerate come prove anche le condotte in violazione alla legge penale nonchè i provvedimenti sanzionatori delle vigilanze; verrà eliminata la rinuncia ad altre azioni; verrà eliminata la non cumulabilita del ristoro con altre forme di risarcimento; verrà ridata la possibilità agli obbligazionisti subordinati di accedere al rimborso all'80%; verrà valutata la nostra proposta che vede un intervento diretto del Ministero verso la lca, la Sga e intesa per i soci che si vedono intrappolati in linee di credito collegate ad operazioni di negoziazione di azioni o obbligazioni subordinate delle banche in loquidazione».
La battaglia è ancora lunga e aperta, ma i segnali positivi ci sono. Toccherà ora aspettare il 30 aprile, data entro la quale la documentazione dovrà essere consegnata alla Consob per avere accesso al Fondo alimentato dai conti dormienti.