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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Imposta di soggiorno: 2,5 milioni di ristoro al Fvg per i mancati incassi dal turismo

Dal Governo arriva la seconda tranche di aiuti ai Comuni colpiti dal calo del turismo

La forte contrazione del movimento turistico, nel corso dell’anno 2020 che sta volgendo al termine, ha avuto un impatto diretto anche sulle casse degli enti locali: l’effetto più immediato riguarda l’imposta di soggiorno, finora introdotta da 9 tra i Comuni più turistici del Friuli Venezia Giulia.

I fondi statali

Arrivano però i fondi statali a coprire gli ammanchi nei bilanci comunali determinati dai mancati introiti dell’imposta di soggiorno. Infatti, un decreto del Ministero dell’Interno del 14 dicembre scorso ha definito, Comune per Comune, la seconda tranche di aiuti: nel complesso, sono stati stanziati 400 milioni di euro. Il riparto del fondo è stato effettuato in proporzione al gettito di ciascun ente e all’effettiva perdita di incasso registrata nel periodo gennaio-ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

In Friuli Venezia Giulia

Secondo l’analisi della Fondazione Think Tank Nord Est, i Comuni del Friuli Venezia Giulia incamerano poco più di 2,5 milioni di euro, pari al 51,2% dell’incasso preventivato a inizio anno nei bilanci in una situazione pre-covid (quasi 5 milioni di euro). Si tratta di un contributo
significativo, quasi ovunque sufficiente a coprire le perdite preventivate, considerando che - almeno tra luglio e agosto - il movimento turistico è stato rilevante.

La divisione dei fondi

La maggior parte di queste risorse va al Comune di Trieste, che incassa quasi 1,3 milioni di euro, pari al 75,9% di quanto previsto a inizio 2020 (1,7 milioni di euro). Grado e Lignano Sabbiadoro ottengono circa 540 mila euro: ma se per Grado si tratta di una somma importante, che copre il 54,4% della previsione iniziale (1 milione di euro), per Lignano, invece, si arriva ad un rimborso pari solamente al 26,9% dei 2 milioni di euro stimati. Più ridotte le somme ottenute dagli altri Municipi: poco meno di 60 mila euro per Duino Aurisina (58,5% di ristoro); poco più di 36 mila euro per Aquileia (69,1%); circa 31 mila euro per Arta Terme (in questo caso è stato ottenuto un rimborso superiore alla previsione di incasso di inizio anno); quasi 18 mila euro per Forni Avoltri (76,6%); poco più di 10 mila euro per Ravascletto (57,1%); meno di 5 mila euro per Sauris (23,1%). 

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