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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Oltre un milione e mezzo per progetti di uscita disabili dal nucleo familiare

Gli interventi degli enti gestori sono finalizzati a favorire una uscita programmata dal nucleo familiare di origine delle persone con disabilità grave i cui genitori - per ragioni connesse all'età - non sono più nella condizione di continuare a garantire loro, nel futuro prossimo, il sostegno genitoriale necessario per la conduzione di una vita dignitosa.

 Approvati dalla Giunta gli indirizzi di programmazione per gli interventi per il "Dopo di noi" per cui la nostra Regione è destinataria di oltre 1,5 milioni di euro per il progetti relativi al 2022.

Il provvedimento è stato preso in esame dall'Esecutivo su proposta del vicegovernatore con delega alla Disabilità del Friuli Venezia Giulia. 

Gli interventi e gli indirizzi del programma si pongono in continuità con le soluzioni promosse nelle precedenti programmazioni, con la stessa modalità, in seno al riordino previsto dalla Legge regionale 16 del 2022. 

I soggetti attuatori degli interventi continueranno a essere gli enti gestori dei servizi per le persone con disabilità, coinvolti con incontri dedicati, in tutte le fasi: dalla pianificazione alla realizzazione dei progetti, dalla verifica degli obiettivi da raggiungere ai monitoraggi, fino alle azioni di miglioramento. 

Gli interventi degli enti gestori sono finalizzati a favorire una uscita programmata dal nucleo familiare di origine delle persone con disabilità grave i cui genitori - per ragioni connesse all'età - non sono più nella condizione di continuare a garantire loro, nel futuro prossimo, il sostegno genitoriale necessario per la conduzione di una vita dignitosa.

Destinatari di questi interventi sono anche le persone con disabilità grave che necessitano di interventi di de-istituzionalizzazione perché inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molto lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative residenziali proprie della casa familiare (ad esempio centri residenziali di grandi dimensioni o non adeguati rispetto ai bisogni specifici della persona). 

Le risorse

Per il 2022 il riparto della risorse agli enti gestori dei servizi è basato su un duplice criterio: una quota fissa, pari al 50% delle risorse spettanti, è ripartita sulla base della popolazione residente sul territorio di riferimento di età compresa tra i 18 e 64 anni. La quota restante è ripartita in relazione al fabbisogno previsto da ogni ente gestore per l'anno di riferimento, rimodulato in maniera proporzionale sulla base delle risorse disponibili.  Il duplice criterio, come ha spiegato a margine il vicegovernatore, permetterà agli enti gestori con maggiori esigenze di risorse di realizzare progetti e interventi pianificati ma non ancora attivati per mancanza di fondi. Nel loro complesso, gli interventi sono rivolti a favorire la vita indipendente, con azioni legate alla casa e alla gestione della vita domestica, all'acquisizione dell'autonomia e delle competenze di vita quotidiana, al potenziamento delle abilità sociali e relazionali.  Da recenti monitoraggi, ha spiegato ancora a margine all'esponente dell'Esecutivo, è emersa l'importanza di anticipare la presa in carico - in preparazione della fase del "Dopo di noi" - già nella fase in cui la famiglia è ancora presente ed è ancora in grado di accompagnare ed elaborare insieme al proprio figlio/figlia, un percorso di vita adulta autonoma: diventa necessario, quindi, anticipare più che mai il momento in cui costruire insieme i presupposti per una vita in cui, anche per la persona con disabilità, possono essere previsti inte

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