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Cronaca

Fogolâr civic: “Friuli DOC un progetto condiviso dalla società civile!”

L'associazione dice la sua sulla rassegna cittadina

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Riceviamo e pubblichiamo

La somma di 400 mila eurorappresenterebbe i costi complessivi di Friuli Doc per il Comune di Udine - così riporta certa stampa - per cui si ricercano anche sponsor privati. 400 mila euro oltre ai soldi di commercianti ed espositori che devono pagarsi regolarmente di tasca propria "gabelle" di occupazione suolo pubblico e quant'altro?" Ci si chiede ai tavoli di osterie e caffè del centro cittadino. Che cos'è Friuli Doc, in fondo, oltre a mescita, ristorazione e mercato, integralmente a carico degli operatori? A che servono, quindi, al Comune altri 400 mila euro? Tutto per "manifesti, locandine, cartoline, depliant, servizio di vigilanza con guardie giurate, materiale grafico, pubblicità sui media, trasmissioni ad hoc e speciali, banner, invii a mailing list e noleggio comprensivo di montaggio e smontaggio di gazebo, coperture e palchi" come si legge sui quotidiani? Tutta questa spesa per una grande "sagre", dedicata, parrebbe dal titolo, al Friuli "di qualità", "sagre" sulla quale il mondo culturale e fors'anche quello economico hanno ad oggi non poco da eccepire, da dire e da contribuire? Si chiederebbe, quindi, al Comune - afferma il presidente del Fogolâr Civic, prof. Alberto Travain - di aprire seriamente un grande tavolo con associazioni e cittadinanza per costruire insieme uno sviluppo mirato, partecipato, condiviso, culturalmente qualificato e qualificante, dell'iniziativa, soprattutto sul piano della promozione della città e di un modello Friuli davvero meritevole del vecchio marchio DOC, non una versione friulaneggiante delle solite "movide" e dei soliti "casini"…

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