Post Covid, nel quartiere Aurora prosegue un progetto dedicato ai giovani

Contributo ad hoc dal Comune di Udine per un importo di 4 mila e seicneto quarantasette euro e 50 centesimi, pari al 100 per cento della spesa per far proseguire il progetto “Oggi per domani. Noi adulti insieme oggi per il loro domani” presentato dal consultorio familiare Friuli per gli alunni, i genitori e gli insegnanti delle scuole dell’istituto comprensivo VI.

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Secondo le statistiche, sono stati i più giovani a subire le conseguenze psicologiche determinate dalla pandemia da Covid. Un disagio che via via si è fatto semrpe più evidente "soprattutto nei quartieri periferici della città e che rischia di aggravarsi ulteriormente" afferma l’assessore ai servizi sociali Giovanni Barillari. Il progetto finanziato prevede attività di prevenzione, consulenza e supporto psicosociale rivolta ai bambini, genitori e insegnanti delle scuole dell’infanzia Forte, Gabelli e Sacro cuore, della primaria Friz e della secondaria di primo grado Bellavitis.

Il progetto

Nello specifico, il progetto vuole favorire la crescita armonica dei minori, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di I grado, prevenendo gli eventuali problemi delle situazioni già a rischio. Dare attenzione e valorizzare lo scambio comunicativo fin dall’età infantileè fondamentale: serve per accrescere la consapevolezza delle emozioni, facilitare il riconoscimento e il rispetto delle emozioni altrui e valorizzare e “vedere” le diversità. Inoltre, si promuove la capacità di gestire la comunicazione nei rapporti e nei conflitti soprattutto nell’età preadolescenziale. Per finire si vuole provvedere alla cura dei rapporti insegnanti-allievi e insegnanti-genitori e avvicinare le famiglie dei minori alla cooperazione con la scuola per il bene dei loro figli.

Le dichiarazioni

“Oggi - ha spiegato Barillari - è più che mai importante proseguire con i progetti che, come Oggi per domani, sono stati in grado di offrire una risposta, in termini di ascolto, confronto e coinvolgimento diretto delle persone, al disagio che, a partire dalla pandemia, è andato via via crescendo, soprattutto nei quartieri periferici della città e che rischia di aggravarsi ulteriormente”.

“Un plauso va rivolto al consultorio familiare - afferma Barillari - per la straordinaria capacità che ha avuto di diventare, negli anni, un vero e proprio punto di riferimento per i residenti del quartiere sia attraverso gli sportelli di ascolti, sia attraverso la realizzazione di progetti capaci di coinvolgere gli alunni, insegnanti e genitori delle scuole dell’infanzia e primarie del quartiere".

Qui il Comune ha realizzato negli anni vari progetti di rilievo sociale, tra cui “Pedibus” e “Contratto della Merenda”, finalizzati alla promozione della mobilità scolastica sostenibile e della sana e corretta alimentazione. C'è poi “Espertover65”, rivolto alla popolazione ultrasessantacinquenne della città e l'iniziativa “Udine sta bene in strada”, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità degli spazi pubblici coinvolgendo gli abitanti di diverse fasce di età. 

“Il Comune di Udine è impegnato da anni, nell’ambito del Progetto Oms “Città Sane, nella realizzazione di progetti e iniziative volte a stimolare nella cittadinanza l’acquisizione di sani stili di vita e le buone pratiche di salute. In particolare intendiamo, come in questo caso,  promuovere l’inclusione sociale e la riqualificazione urbana e ambientale attraverso progetti di promozione della salute destinati alle fasce più deboli della popolazione e nei quartieri periferici della città" ha concluso Barillari.