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Cronaca

Suns Europe, il festival ritornerà guardando al turismo

Bilancio positivo per l'edizione che si è svolta nel 2015. E la prossima si terrà ancora a Udine

L’edizione di Suns Europe, dell’autunno 2015, tenutasi al “Giovanni da Udine”, è stata un successo. Davanti a un Teatro da tutto esaurito, nell’evento finale si sono esibiti 10 gruppi musicali in rappresentanza di altrettante minoranze linguistiche poiché Suns Europe è proprio il “Festival europeo delle arti performative in lingua minoritaria” (cinema, letteratura, poesia, teatro e musica).

Un progetto ambizioso, diretto e coordinato da Radio Onde Furlane in continuità con Suns (nato a Udine nel 2009) e che ha già ricevuto diversi riconoscimenti europei, tra i quali il patrocinio del Segretariato generale del Consiglio d'Europa e il marchio “Effe” (Europe for Festivals, Festivals for Europe), assegnato alle manifestazioni che si distinguono per la qualità artistica del programma e per il loro significativo impatto a livello locale, nazionale e internazionale. Ora ARLeF e Regione Fvg lavorano affinché il Festival possa tagliare nuovi traguardi.

Il primo, raggiunto, è quello dell’accresciuta visibilità grazie alla realizzazione del documentario di 40 minuti curato dal regista Marco D’Agostini, già mandato in onda il 9 marzo dalla Rai del Trentino Alto Adige e che si potrà vedere, il 27 marzo, alle ore 10.20 circa (con replica mercoledì 30 marzo, alle ore 21.30 circa, su Rai 3 bis, canale 103 del digitale terrestre), su Rai 3 Fvg.

«Un Festival come Suns Europe, accanto alla promozione della diversità culturale, dei diritti linguistici, della creatività e della collaborazione tra la nostra regione e il resto d'Europa, apre una strada nuova per la valorizzazione in chiave turistica del territorio, proprio a partire dalle sue peculiarità linguistiche e culturali e, per questo, la Regione intende confermare il proprio sostegno lavorando in sinergia tra i vari comparti», osserva Gianni Torrenti, assessore regionale del Fvg alla cultura.

«Con Suns Europe il Friuli ha mostrato il suo profilo plurilingue e multiculturale, coinvolgendo un pubblico internazionale giovane, curioso e creativo che rappresenta il veicolo migliore per far rifiorire le sue radici e utilizzare le proprie lingue in un’ottica di apertura, scambio, creatività e modernità. Dopo il successo della scorsa edizione, la rete e i contatti internazionali si sono rafforzati e anche in Friuli vi è una grossa aspettativa. Siamo già al lavoro per organizzare al meglio l’edizione 2016», aggiunge Lorenzo Fabbro, presidente dell’ARLeF.

«Mettere in vetrina le diversità linguistiche e culturali della regione – sottolinea Guido Corso, direttore della sede Rai del Fvg – è un nostro dovere. Sono molti, e di successo, i programmi in lingua friulana prodotti o acquistati dalla Rai Fvg in passato. La nostra volontà è quella di proseguire in questa attività anche tramite una partnership forte con l’ARLeF e tutti i soggetti che, in regione, si occupano di cultura delle minoranze».

Presentato da David Benvenuto, il documentario si muove incontrando i protagonisti della manifestazione che, nella loro lingua madre, raccontano la terra di provenienza e l’emozione di trovarsi a Udine per questo Festival internazionale.

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