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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Festa della Polizia penitenziaria, i sindacati: "Non c'è nulla da festeggiare"

Organizzata un'assemblea unitaria delle organizzazioni sindacali che si sono rifiutate di partecipare al bicentenario del Corpo in corso al carcere di via Spalato. Tante le criticità fra cui turni massacranti e contratto scaduto da 10 anni

Si sentono abbandonati dall’Amministrazione e dal Governo. Da dieci anni sono in attesa di adeguamenti contrattuali, sotto organico, in un ambiente che li espone a maggiori pericoli con rischi e aggressioni. Per questo motivo le organizzazioni sindacali del Friuli Venezia Giulia Sappe - Osapp - Cnpp - Fns Cisl - Uspp stamani non hanno partecipato al bicentenario della Festa del Corpo di Polizia Penitenziaria svoltasi all'esterno della Casa Circondariale di Udine e hanno quindi convocato un'assemblea unitaria ritenendo che il personale iscritto non avesse nulla da festeggiare .

La situazione all'interno delle carceri

L’attività lavorativa è diventata sempre più rischiosa e quotidianamente esposta alle aggressioni. A ciò si somma la cronica carenza di personale,  l’anzianità del personale operante (con una media d'età che va dai 40 ai 50 anni) e il mancato turnover. Tutto questo mette quotidianamente a rischio la sicurezza dell’attività lavorativa determinando un aggravio di lavoro, con il poliziotto chiamato a gestire anche 2-3 posti di servizio in contemporanea.

Le richieste

I sindacati, pertanto, hanno rivendicato in assemblea i seguenti punti: più sicurezza e adeguati strumenti per garantire l’incolumità dei poliziotti penitenziari in servizio nei 5 Istituti di pena del Friuli Venezia Giulia; un adeguato piano di nuove assunzioni di agenti di polizia penitenziaria, maggiori risorse per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da quasi 10 anni; il ripristino delle corrette relazioni sindacali in sede provveditoriale e territoriali ed infine la rimodulazione del provvedimento di riordino delle carriere che ad oggi non sono state applicate o applicate in parte. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre chiesto un incontro con il Provveditore dell’amministrazione penitenziaria del Triveneto a Padova “Prap”, e al Commissario del Governo a Trieste per affrontare le criticità che ormai necessitano di risposte in tempi rapidi,

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