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Cronaca Latisana

Festa delle Forze armate, le celebrazioni a Latisana

Alle celebrazioni, in occasione della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze armate celebrata a Latisana. ha partecipato anche l'assessore regionale alla Attività produttive Sergio Emidio Bini

"Celebrare le forze armate oggi significa ricordare i valori fondamentali della nostra nazione: quei valori che abbiamo il dovere morale, civile e istituzionale di tutelare e difendere, come fatto dai nostri padri e prima di loro dai nostri nonni. Perché senza il valore della libertà, senza il valore del dialogo e del confronto, senza il valore della pace, non potrebbe esistere la nostra splendida Italia". 

Lo ha affermato oggi l'assessore regionale alla Attività produttive Sergio Emidio Bini in occasione della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze armate celebrata a Latisana.  "La celebrazione di oggi - ha osservato Bini - affonda le sue radici nella storia d'Italia e si lega indissolubilmente anche al passato di questa regione. Il 4 novembre 1918 terminava la Prima Guerra Mondiale, che tanto ha insanguinato la terra del Friuli Venezia Giulia. Si completava così il processo di unità nazionale iniziato con il Risorgimento, con il rientro degli italiani nei territori di Trento e Trieste. Il 4 novembre 1921, dopo essere partita da Aquileia, la salma del milite ignoto arrivava a Roma per essere tumulata nel Sacello dell'Altare della Patria. Da allora, il 4 Novembre è Festa nazionale, una giornata in cui festeggiamo l'Italia e ricordiamo tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria". 

L'assessore ha osservato come "Patria" sia una parola "preziosa perché racchiude in sé i valori migliori della nostra nazione: l'ingegno artistico e il saper fare, la solidarietà e l'aiuto reciproco, la responsabilità che deriva da una storia millenaria e infine, più di tutto, l'amore per la libertà".  Fitta di momenti commemorativi, la mattinata è iniziata con l'alzabandiera presso il monumento ai Marinai d'Italia con l'omaggio dei labari e dei gagliardetti delle associazioni combattentistiche, d'arma e del gonfalone; in seguito il corteo, accompagnato dalla banda di Lignano Sabbiadoro, si è recato in piazza Indipendenza, rendendo onore alla bandiera e deponendo una corona d'alloro davanti al cippo che ricorda i caduti del Risorgimento per raggiungere la pieve di San Giovanni Battista dove mons. Carlo Fant ha celebrato la santa Messa.  Dopo aver assistito alla Santa Messa le autorità militari e civili hanno reso omaggio al monumento ai caduti della Brigata Julia e hanno poi deposto una corona presso il monumento ai Caduti della Grande Guerra di viale Stazione.

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