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Cronaca Centro / Viale Trieste

Cocaina verso l'Italia: stroncato un traffico da 50 kg al mese

I carabinieri di Udine hanno portato a termine un'operazione che ha coinvolto uomini dell'Arma in tutta Italia e le polizie di Olanda, Albania, Germania e Inghilterra. Il traffico si sviluppava sulla direttrice Amsterdam - Roma - Tirana

Un'operazione durata oltre 4 anni - da marzo 2009 a luglio 2013 -, 9 persone arrestate in flagranza di reato, catturato 1 latitante internazionale che girava in Italia con documenti falsi - ricercato per tentato omicidio plurimo e condannato in Albania a 15 anni di carcere -,  49 deferiti, 30 perquisizioni eseguite, 12 kg di cocaina sequestrati, 11 ordinanze di custodia cautelare, interrotto un traffico da 50 kg di cocaina al mese verso l'Italia: numeri che fanno impressione quelli dell'operazione K 2009, gestita dal comando provinciale dei carabinieri di Udine, sotto la direzione di Barbara Zuin della Procura distrettuale di Roma, in collaborazione coi comandi provinciali di Roma, Milano, Brescia, Verona, Prato, La Spezia, L'Aquila, Ancona, Bolzano, Verbania e Pisa. Sono stati occupati 150 carabinieri in tutto il paese, più le forze speciali. Coinvolte anche le polizie di Germania, Albania, Olanda e Inghilterra. Attivi l'Interpol e la Direzione centrale per i servizi antidroga di Roma. Le ricerche comunque proseguono, visto che i capi dell'organizzazione devono ancora essere presi.

Dalle indagini su un clan di albanesi di Udine ci si è spostati a Brescia, dove è stato identificato un gruppo di criminali, sempre originario della repubblica balcanica, dallo spessore internazionale, con una forte vocazione familistica.  Gli uomini dell'Arma hanno raccontato di metodologie di comando e di gestione del gruppo intrise di ferocia e violenza. La famiglia, fortemente radicata sul territorio, si è poi spostata Roma, dove ha attivato un traffico di polvere bianca a livello nazionale e internazionale. Osservando la loro azione sono state individuate attività in 26 località italiane, tra le quali Desenzano del Garda, Peschiera, Milano, La Spezia, Ancona, Volterra, Roma e L'Aquila.

Da Roma la famiglia teneva i contatti con le pertinenze di Tirana, dove venivano trasferite grosse somme di denaro,  e Amsterdam. Dalla capitale olandese arrivava la materia prima, tramite degli inglesi di origine albanese, che la trasportavano servendosi di auto noleggiate in Gran Bretagna, nelle quali venivano ricavati dei doppi fondi. Scendendo dai Paesi Bassi passavano in tutte le basi logistiche a nord di Roma - La Spezia, Quarto d'Altino (VE), Pioltello (MI), Senigallia (AN), Prato e Capistrello (AQ) - per poi arrivare nella capitale.

I reati perseguiti sono associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e produzione e traffico illecito di stupefacenti. Si tratta di fattispecie di carattere transnazionale, che si sono verificate fra più nazioni. Tre i sequestri principali: il primo a Prato nel novembre del 2010, dove sono stati trovati 2 kg di cocaina, poi a Pioltello (MI) nel febbraio del 2011 e a Vipiteno (BZ) - 6kg - nel marzo del 2011.

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