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Cronaca

Fedriga: in Fvg 4-5 strutture di rimpatrio al posto di Cara e accoglienza diffusa

Il presidente del Regione in visita a Gradisca d'Isonzo ha evidenziato cosa intende comunicare al Governo. Ok solo ai Cpr (Centri permanenti per il rimpatrio). Pd: Nessuna nuova soluzione per Gradisca

"È mia intenzione comunicare al Governo che il Friuli Venezia Giulia è disponibile a farsi carico di alcune strutture di identificazione e rimpatrio, quelli che al momento sono definiti Cpr, a fronte della cancellazione di tutto il resto dell'accoglienza diffusa, in primis dei Cara, i centri dedicati ai richiedenti asilo dove è impossibile garantire un reale controllo durante le ore diurne perché coloro i quali vi
soggiornano sono liberi di circolare ovunque".  

Al termine della visita al Cara di Gradisca d'Isonzo e reduce dall'incontro in municipio con il sindaco del Comune isontino, Linda Tomasinsig, e il prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha evidenziato la disponibilità della Regione ad ospitare sul territorio 4-5 centri dedicati, confermando il gradimento in proposito già esternato da molti Comuni quali, ad esempio, Trieste, Udine e Gorizia. 

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Fedriga accoglierebbe con favore la rivisitazione della normativa, affermando che "i centri per chi potrebbe essere espulso devono caratterizzarsi come contenitivi, ovvero impedire quelle dispersioni nell'area circostante che, all'insegna dell'accoglienza diffusa, hanno creato non pochi problemi ai cittadini residenti. Le Forze dell'Ordine - ha aggiunto - devono poter intervenire all'interno del centro, garantendone la sicurezza complessiva". 

Prima di recarsi al Cara, il governatore aveva però recepito esigenze e criticità di Gradisca d'Isonzo esposte dal sindaco, assicurando massima attenzione e condivisione rispetto alle tematiche legate alla presenza da svariati anni di centinaia di migranti all'interno del Cara. Riscontro positivo anche relativamente al possibile trasferimento dallo Stato al Comune della caserma per utilizzarla come scuola primaria e per insediarvi all'interno anche la nuova stazione dei Carabinieri.

Pd: Nessuna nuova soluzione per Gradisca

«Tolte le mirabolanti promesse elettorali della Lega non resta nulla di più di quanto è stato già fatto in tema di profughi e immigrazione. Nella sua visita odierna a Gradisca, Fedriga non ha portato notizie nuove rispetto a quanto Minniti aveva già proposto per il territorio isontino, pur in un quadro generale molto diverso». A dirlo è il consigliere regionale isontino del Pd, Diego Moretti, commentando la visita del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga al Cara di Gradisca d’Isonzo.

«Ritorna il mantra leghista del fatto che il “60 per cento dei richiedenti asilo non ha diritto a nessuna protezione” e comunque a questo ragionamento sfuggono due questioni» sostiene Moretti: «La prima: se c’è la disponibilità della Regione ad aprire quattro o cinque Cpr sul territorio (uno il sindaco Ziberna l’ha già chiesto per Gorizia), Fedriga spieghi quale sarà lo status reale di queste strutture, perché questi luoghi detentivi non possono risolvere il problema dei richiedenti asilo sul nostro territorio. Quattro o cinque strutture servirebbero solo per coloro che riceverebbero il decreto d’espulsione, ma per quel 40 per cento rimanente? Quali soluzioni ha in mente il presidente della Regione? Grandi centri aperti? Le norme del diritto nazionale e internazionale non permettono di rinchiudere le persone che richiedono lo status di rifugiato per un tempo indefinito e questo dovrebbe saperlo. Quali sarebbero le risorse destinate per un’operazione del genere? Da dove vengono distolte le forze dell’ordine per gestire dei luoghi di questo tipo? Dalle strade?». Secondo Moretti, «sono troppe le domande a cui la Lega non riesce a dare una seria risposta: anziché fare discorsi semplicistici, ci piacerebbe che mettessero i piedi per terra, raccontando finalmente quale è la loro visione di territorio. L’isontino non può subire una politica indiscriminata sull’immigrazione e soprattutto Gradisca che ha già dato ampiamente rispetto a questo tema».

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