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Cronaca

"Provincia, servono nuove guardie per la vigilanza di Federcaccia"

A richiederlo è Salvatore Salerno, responsabile provinciale del servizio di vigilanza Federcaccia, che ha evidenziato la criticità dell'organico a disposizione

Servirebbero nuovi esami di abilitazione, il ricambio è così oggi molto limitato. Salvatore Salerno, responsabile provinciale del servizio di vigilanza Federcaccia, evidenzia la criticità dell’organico nel momento in cui, grazie a un nuovo arrivo dal Veneto, le guardie volontarie in provincia di Udine sono 17. «Contiamo molto sull’arruolamento di guardie giovani e motivate; purtroppo sono quasi dieci anni che la Provincia non indice più nuovi esami di abilitazione».

Per poter svolgere i servizi di vigilanza e mantenere la qualifica, i volontari sono tenuti a partecipare ai corsi di aggiornamento organizzati dalla sezione provinciale Federcaccia. La legge 157/92 assegna, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza venatoria, la veste di pubblico ufficiale. Mentre, per quanto riguarda la vigilanza zoofila, attribuisce pure la qualifica di polizia giudiziaria.

Particolarmente intensi sono stati i servizi di controllo e di pattugliamento svolti nel corso dell’anno, riassume Salerno, mirati alla salvaguardia e alla repressione di attività illecite nei confronti della fauna selvatica, sia durante l’apertura della caccia che, soprattutto a stagione venatoria chiusa, anche in stretta collaborazione con il personale del Corpo forestale regionale. Sempre più spesso le guardie sono chiamate a intervenire nel caso di incidenti stradali che vedono coinvolta fauna selvatica, in particolare cinghiali, caprioli e cervi. Il servizio di vigilanza è contattabile per qualsiasi esigenza sul sito www.cacciaefriuli.fvg.it (e-mail: vigilanza@cacciaefriuli.fvg.it; tel. 331.3504109).
 

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