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Cronaca

Il Far East si schiera per la parità di genere

Firmando la Carta 5050x2020 per la parità e l’inclusione, il festival udinese si parifica a Torino, Roma e Venezia

Il Far East Film Festival si unisce ai Festival di Venezia, Roma e Torino firmando la Carta 5050x2020 per la parità e l’inclusione. La firma, come le precedenti, è stata promossa dall’associazione Women in Film con il movimento Dissenso Comune e verrà annunciata domenica 28 aprile, alle 18.30, in occasione della lecture The Hollywood World of Hong Kong Suzie.

Le dichiarazioni dei direttori artistici

Commentano Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, direttori artistici del FEFF: «Nel corso della lecture, Kiki Fung e Angie Chen parleranno del Mondo di Suzie Wong in riferimento al film di Richard Quine, cioè della Hollywood degli anni Sessanta e delle semplificazioni esotiche sull'Oriente contrapposte al remake Orientale My Name Ain’t Suzie. Quel romanticismo esotico e quella prospettiva maschilista verranno, appunto, messe a dura prova da Angie Chen 25 anni dopo».

I ringraziamenti

«Vogliamo ringraziare il Far East Film Festival – Women in Film, TV & Media Italia con Dissenso Comune – nelle persone di Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche. Siamo felici di incontrare l'adesione di un Festival unico nel suo genere, che è cresciuto negli anni, diventando un'eccellenza internazionale. L'adesione del FEFF conferma l’importanza di una visione comune nell’obiettivo, lanciato a Cannes dal Movimento 50/50x2020, di arrivare al più presto a una sostanziale parità di genere nei luoghi di rappresentanza, dove la cultura la si decide, dove la si immagina. Siamo particolarmente felici che questa firma venga annunciata alla presenza di due figure femminili così fortemente rappresentative del cinema di Hong Kong perché crediamo che l'inclusività di genere debba anche essere trasversale a culture e background differenti». 

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