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Cronaca

L'intervista alla nuova comandante della Polizia Locale dell'Uti Friuli Centrale

La nomina di Fanny Ercolanoni è giunta questa mattina, a 4 mesi dall'addio di Sergio Bedessi. Affronterà un incarico da apripista all'interno della neonata Uti. Le sue prime dichiarazioni non nascondono emozione e orgoglio per il nuovo ruolo

Fanny Ercolanoni, attualmente a capo della Polizia municipale del Comune di Montegranaro (cittadina di 14 mila abitanti in provincia di Fermo, nelle Marche), è il nuovo comandante della Polizia locale dell'Uti Friuli Centrale. La comunicazione ufficiale è arrivata questa mattina attraverso il sindaco di Udine e presidente dell'Unione Territoriale Intercomunale del Friuli Centrale, Furio Honsell.  Ercolanoni è risultata la candidata ideale alla conclusione delle prove selettive svolte dalla commissione d'esame e la sua nomina è stata condivisa all'unanimità dagli altri sindaci dell'Uti.

«La dottoressa Ercolanoni ha dimostrato grande esperienza ed entusiasmo – ha commentato Furio Honsell –non solo di fronte alla sfida della gestione delle forze dell'ordine, ma anche della riorganizzazione sovracomunale. Auguro quindi buon lavoro alla nuova comandante e la ringrazio, a nome di tutti gli altri sindaci, per il suo impegno». Qui di seguito le prime dichiarazioni della neo comandante alla notizia del nuovo incarico:

comandante Fanny Ercolanoni -2Dottoressa Ercolanoni, innanzitutto complimenti. Udine aspettava questa nomina da ben 4 mesi.

Sì, ero stata avvisata di una certa fibrillazione, soprattuto da parte degli organi di stampa. Mi hanno avvisata proprio questa mattina. Ringrazio della fiducia datami dall'Uti, dal presidente Honsell, dal direttore Giuseppe Manto e dagli altri 5 sindaci. 

Si può presentare?

Classe 1964. Sono nata nelle Marche ma con padre umbro e madre pugliese. Mio padre era maresciallo dei Carabinieri quindi sono abituata a girare. La mia famiglia si è spostata diverse volte. 

E' contenta di trasferirsi in Friuli? 

Sì, certamente. Per me sarà un'esperienza nuova e da sempre tutto ciò che è nuovo mi incuriosisce e mi motiva. Sarà un'esperienza professionale accrescitiva anche dal punto di vista umano. Dopo anni di studi e di concorsi è un riconoscimento all'impegno che ho sempre messo sia nel lavoro che nella formazione. Non so ancora quando mi trasferirò, ma immagino il prima possibile. 

Conosce Udine?

Udine non la conosco ancora bene, anche se ho avuto modo di visitarla già due volte in occasione dei concorsi a cui ho partecipato. Il primo lo provai nell'ottobre del 2013 quando vinse Sergio Bedessi. E' una città che mi è piaciuta da subito. Mi è sembrata molto vivibile, disponibile, con una grossa propensione alla relazione, alla gentilezza e alla cordialità. 

Sa già che cosa sono le "Uti"? 

Certamente. Ho studiato lo statuto e la struttura amministrativa avendo approfondito il tema per la prova d'esame, proprio per rendermi conto della situazione e del contesto in cui sarei potuta entrare. 

Avrà un ruolo ancora maggiore rispetto a Bedessi, sarà a capo di una unione di 6 Polizie locali: Udine, Tavagnacco, Tricesimo, Pradamano, Campoformido, e Pozzuolo del Friuli. Ha una responsabilità da apripista, non la spaventa questo?

Proprio questa sarà la parte più motivante, senza sottovalutare le eventuali difficoltà. A livello professionale e caratteriale, l'idea di partecipare alla costruzione di qualcosa di nuovo mi stimola molto.

Ha già avuto modo di contattare il suo predecessore?

Non l'ho ancora sentito. Ma proprio l'11 maggio  - probabilmente era scritto negli astri - sarà in un paese a 30 km da Montegranaro dove terrà un convegno sulla sicurezza. Sicuramente ne approfitterò per parlarci e confrontarmi con lui sulla sua precedente esperienza udinese.

Quale sarà la sua prima mossa? Come gestirà il personale?

La prima cosa che farò sarà ovviamente quella di raccogliere le informazioni circa l'attuale organizzazione, visto che ci sono da unificare vari servizi o corpi di Polizia locale. I dati da cui partirò saranno i seguenti: quante persone dirigerò e quali compiti e funzioni hanno svolto fino adesso. Da questo si capirà la specificità dei corpi e si provvederà ad una successiva integrazione. Per la mia formazione e le pregresse esperienze, però, posso dirle che ho sempre cercato di individuare le caratteristiche dei collaboratori e in tal senso adibirli. Cercherò di comprendere le esigenze, le inclinazioni e le soddisfazioni personali di ognuno di loro. 

Poco meno di due settimane fa, c'è stato uno sciopero da parte di alcuni agenti per richiedere più tutele (tra cui il ripristino delle indennità di turno, la riorganizzazione dei servizi e degli orari e un'adeguata rotazione). Lo sa che arriva in una situazione abbastanza bollente? 

Di preciso non so quali situazioni troverò, ma che l'atmosfera sia piuttosto in fermento mi era già stato accennato durante il colloquio finale che ho sostenuto davanti all'assemblea dei sindaci.

Una donna al comando. Si fa ancora fatica in Italia a vedere le donne nei ruoli più alti della nostra società? 

Beh, da voi c'è la presidente Serracchiani, credo che non ci siano più problemi di questo tipo. Io non so se nel mondo maschile ci possano essere dei pregiudizi. Posso dire che il pregiudizio non ce l'ho io per me stessa. Quindi innanzittutto parte da me il non pregiudizio. Nel mio lavoro non ho mai percepito discriminazione . Forse perchè io mi approcio professionalmente e mentalmente come una persona che lavora e che cerca di fare il meglio possibile. 


 

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