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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Finte assunzioni: scoperto sistema dei permessi di soggiorno facili

Soldi in cambio di documenti attestanti lavori inesistenti. Denunciate ben 72 persone. L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Udine e coinvolge tutto il territorio nazionale

La Squadra Mobile di Udine ha concluso un’indagine iniziata nel 2015 attinente un gruppo di soggetti dediti alla sottoscrizione e utilizzazione di contrattualizzazioni di lavoro artificiose finalizzate al rinnovo del soggiorno ed al rilascio di titolo alla permanenza sul territorio nazionale anche quali coniugi di cittadine comunitaria. L’indagine denominata “Operazione Cris” si chiama è coordinata dalla Procura di Udine, seguita dal Pm Andrea Gondolo. 

L’operazione

L’investigazione in questione ha portato alla denuncia di 72 persone, di cui 9 di competenza della Procura di Udine e il restante suddiviso nel resto d’Italia. 

I Quattro filoni d’indagine 

Il primo ha riguardato un imprenditore locale, il quale avrebbe assunto 20 stranieri, che hanno esibito una contrattualizzazione sottoscritta con la ditta dell’uomo, al fine di rinnovare il soggiorno o presentare istanza nell’ambito della sanatoria del 2012. I contratti però non sono mai stati concretizzati e per ogni contratto artefatto l’uomo avrebbe percepito circa 200 euro.

La seconda tranche d'indagine ha riguardato l'assunzione di 15 persone in qualità di colf e bandate, compiute da 6 soggetti di nazionalità italiana, che gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare artificiosi mancando completamnete qualsiasi riscontro di natura reddittuale, contributiva, alloggiativa e lavorativa. 

Il terzo profilo investigativo ha riguardato 8 matrimoni fitizzi avvenuti tra cittadini nigeriani presenti irregolarmente sul territorio nazionale e donne originarie dell'est Europa. I nigeriani avevano presentato un'istanza di rilascio di titolo a soggiornare in quanto coniuge di cittadine comunitarie. Uno di questi sarebbe avvenuto anche a Udine: le indagini hanno verificato la mancanza dei requisiti indispensabili dal contatto tra i coniugi  o contratti di lavoro fitizzi. 

L'ultima parte dell'indagine ha riguardato le assunzioni compiute da due società ubicate a Treviso e a Venezia. Il titolare delle due aziende, non più operative, era un cinquantenne nigeriano il quale svolgeva la sua "attività" nuovendosi fra Fvg e Veneto. L'uomo raccoglieva la disponibilità di alcuni soggetti in gravi condizioni economiche a cui prometteva soldi in cambio di sottoscrizione di assunzione a favore di extracomunitari che faceva pagare a sua volta per somme variabili tra i 3 miale. ei 5 mila euro. 

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