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Cronaca

'Tiare shopping' a Villesse: sequestrati beni per 26 milioni di euro

Le aziende committenti che avrebbero partecipato alla realizzazione del grande centro commerciale isontino non avrebbero versato Iva e Irpef. Perquisizioni della Guardia di Finanza: 12 gli indagati

Non hanno eseguito il pagamento dell'Iva e le ritenute dell'Irpef: sono le imprese finite al centro delle indagini della Guardia di Finanza e che hanno partecipato alla costruzione del grande centro commerciale 'Tiare Shopping' di Villesse in provincia di Gorizia.

Le Fiamme Gialle si sono attivate su indicazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia: i finanzieri hanno eseguito 15 perquisizioni nelle dimore di sindaci, amministratori e revisori dei conti e anche presso le sedi legali e amministrative di due società del bresciano, incaricate per la costruzione del centro commerciale. Le indagini, finalizzate ad accertare la regolarità gestionale, fiscale, contabile ed amministrativa delle società bresciane, sono iniziate nell’aprile del 2014. Gli indagati, attualmente, sono 12. 

La somma evasa ammonta a 26 milioni di euro, la stesa cifra per la quale l'autorità giudiziaria ha chiesto al tribunale competente a carattere di sequestro preventivo per beni equivalenti. L'intera area commerciale, invece, è costata 100 milioni di euro e contiente circa 150 negozi. Il parco è grande 90.000 metri quadri, con 4200 posti auto, 150 negozi e decine di migliaia di visitatori ogni mese.

Ma come sono scattate le indagini? Ad allertare la Guardia di Finanza di Gorizia sono state le proteste dei lavoratori e imprenditori  locali che lamentavano il mancato pagamento, da parte delle aziende committenti, dei lavori svolti relativi alla costruzione del centro. L'ipotesi di reato è quella di bancarotta fraudolenta patrimoniale, false comunicazioni sociali e ricorso abusivo al credito, mentre i provvedimenti di sequestro sono stati disposti a seguito della constatazione dell’omesso versamento all’erario, da parte delle società committenti, dell’I.V.A. e delle ritenute I.R.PE.F. per il triennio 2011/2013.

I decreti eseguiti sono solo il primo passo di un'indagine che mira a ricostruire le responsabilità di un'operazione economica in esito alla quale si è prodotta un'enorme insolvenza nei confronti dell'erario e delle parti private che hanno materialmente eseguito i lavori di costruzione del centro commerciale.

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