Estratto dalla roccia il cranio di Bruno, il secondo dinosauro ritrovato in Fvg

Dopo circa 70 milioni di anni, milione di anno più anno meno, è tornato alla luce il cranio del bellissimo esemplare di adrosauroide erbivoro fossilizzato nella roccia presente al Villaggio del Pescatore. Si tratta di un Tethysadros insularis alto circa 1,5 metri e lungo 4-5metri, leggermente più grande rispetto al cugino Antonio, estratto dallo stesso sito 19 anni fa.

La presentazione al pubblico

L’adrosauroide “Bruno”, così è stato soprannominato, è il secondo dinosauro quasi completo rinvenuto in Friuli Venezia Giulia, un tempo un ambiente paludoso caldo-umido e oggi uno dei siti paleontologici più interessanti a livello internazionale. Il corpo del dinosauro, cui non resta altro che la coda -ancora fossilizzata tra le rocce di Duino-, sarà presentato alle autorità e alla stampa martedì 31 luglio alle 18.00 alla Palazzina Infopoint di Sistiana, dove il reperto resterà esposto al pubblico da mercoledì 1 a domenica 19 agosto.

La difficile estrazione

L'asportazione del prezioso reperto paleontologico è stata condotta a titolo gratuito, su incarico della Soprintendenza Archeologia del Fvg, dal geologo Antonio Klingendrath e dalla ditta Zoic, che effettuò già nel 1999 lo scavo del Tethyshadros insularis, noto ora come Antonio. Il corpo di Bruno era dislocato su una piega di strati che curvano il fossile su se stesso per 180°: da un lato cranio, collo, dorso, dall'altro coda e zampe. La frammentarietà del reperto ha reso le operazioni di preparazione chimica molto delicate, la preparazione dell'animale, che ha seguito gli standard utilizzati alla fine degli anni 90 (sgrosso meccanico e rifinitura a getto d'acido formico), infatti, si è presentata molto complessa a causa della frammentazione del fossile.

Estratto il cranio di Bruno, il secondo dinosauro del Fvg, il sesto d'Italia 

La roccia da cui è stato estratto il cranio