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Venerdì, 29 Marzo 2024
Sicurezza

Udine alza "bandiera bianca": Fontanini chiama l'esercito

Il sindaco di Udine Pietro Fontanini formalizzerà la proposta per avere l'esercito in strada oggi, venerdì 21 ottobre, durante l'incontro fissato in Prefettura nell’ambito di un Comitato di ordine e sicurezza pubblica

«Oggi, in Prefettura, durante l’incontro del Comitato Ordine e Sicurezza, come amministrazione comunale di Udine, chiederemo di aumentare le operazioni congiunte tra le varie forze di polizia in tutta la città e l’intervento dell’esercito in Borgo delle Magnolie e davanti alla Cavarzerani». Così il primo cittadino di Udine, Pietro Fontanini ha annunciato la prossima mossa della giunta comunale per arginare il problema di degrado e delinquenza in Borgo stazione. Non è bastata l'apertura del posto di polizia locale in via Leopardi, non è stato sufficiente tagliare le aiuole e togliere le panchine, non sono servite le numerose telecamere aggiunte, né il taser, i cani antidroga e la convenzione con la vigilanza privata. Dopo quattro anni e mezzo dal suo insediamento, la giunta Fontanini ha capitolato rendendosi conto che la questione sicurezza va e andava gestita oltre gli slogan e chiederà al Prefetto che in strada scenda l'esercito. 

La polizia locale di Udine con taser, manganelli estensibili e spray

La maggioranza in consiglio comunale si è così riunita nella serata di ieri, giovedì 20 ottobre, e si è trovata d'accordo sul punto che, fino a pochi mesi fa, era divisivo. «Nel 2019 era stato proprio Fontanini a dichiarare di non voler ricorrere all'esercito», conferma il consigliere Michele Zanolla, «ma la mozione di ieri ci ha visti tutti d'accordo sulla richiesta, informalmente già accettata da Questore e Prefetto». Sostanzialmente ali Alpini che in questo momento si trovano al confine a Tarvisio verranno spostati a Udine, per presidiare Borgo stazione e l'ex caserma Cavarzerani, così da "liberare" le pattuglie della polizia che potranno così controllare maggiormente il territorio. 

«Prefetto e Questore hanno pensato di portare in città gli Alpini che sono al confine, non sappiamo ancora in che numero. Quel che sappiamo è che il lavoro del Comune finisce con questa richiesta, quel che poi l'esercito potrà fare lo deciderà il Questore. Sappiamo però che non potranno intervenire, comunque, ma solo fare presidio del territorio ed essere deterrente per la criminalità», conclude Zanolla. 

Le critiche

Come era logico aspettarsi, però, non mancano certo le critiche che arrivano dai banchi dell'opposizione. «Siamo passati dallo slogan di inizio mandato “con me Udine più sicura” alla presa d’atto che non solo permangono i problemi in via Roma ma si sono estesi in maniera preoccupante in via Leopardi, viale Ungheria, via Bertaldia e addirittura in piazza XX Settembre dove imperversa da mesi una gang che ha creato problemi enormi alle attività economiche e ai cittadini. Inutile aggiungere che la Cavarzerani non è mai stata così piena come adesso», tuona il consigliere di Prima Udine Enrico Bertossi. «È il fallimento totale di una politica becera fatta di propaganda e scarsa visione delle cose da fare, senza mai aver fatto pressioni tempestive al governo e al prefetto per dotare le forze dell’ordine di organici adeguati e per fare interventi adeguati. Nel marzo del 2018 chiesi io per primo i presidi fissi per la sicurezza tra viale Ungheria e la zona della stazione attraverso anche l’uso dell’esercitoPrendo atto che dopo quasi cinque anni anche la maggioranza si è risvegliata dal torpore in cui l’ha condotta il sindaco e batte un colpo, sia pur molto tardivo». 

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