Sorpreso con l'eroina dentro l'ovetto di cioccolato, arrestato spacciatore
In manette Mario Candotti, 47 anni, già noto alle forze dell'ordine. Denunciata una donna ritenuta la “cassiera” dello spaccio
Scarcerato da pochi mesi, ricomicia a spacciare eroina in pieno giorno in centro ad Ampezzo. Nel guai Mario Candotti, 47 anni, nullafacente, pluripregiudicato, personaggio ben noto all’Arma Tolmezzina che ieri è finito nuovamente in manette per il medesimo reato.
L'operazione
Le indagini, condotte dai carabinieri di Ampezzo, coadiuvati da quelli del Norm della Compagnia di Tolmezzo, hanno avuto inzio nel mese di maggio grazie ad alcune segnalazioni di alcuni cittadini di Ampezzo. I militari dell’Arma hanno cominciato ad inanellare, con pazienza, ripetuti episodi di spaccio che avveniva nella piazza principale del paese, in pieno giorno, all’esterno del bar “Alla Piazza” che, nel frattempo, si era popolato di altri soggetti “storicamente” noti ai carabinieri quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Il blitz dei carabinieri
Nella mattinata del 21 giugno, la svolta. Lo spacciatore si accorge della presenza del comandante della locale Stazione, appostato nei pressi del parcheggio comunale, e tenta di disfarsi dell’eroina che aveva indosso, custodita all'interno di un ovetto “Kinder”, circa 3 grammi di eroina suddivisi in 3 frammenti uguali. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento e al sequestro di altri 7 grammi di eroina, suddivisi in altrettante dosi di peso diverso, pronte per essere ulteriormente suddiviso, atteso il rinvenimento di sostanze da taglio. In totale, i 10 grammi di eroina sequestrati in forma di sassetti, sarebbero stati sufficienti, una volta tagliati con varie sostanze solubili, per almeno 40/50 dosi. Sono stati rinvenuti, inoltre, 17 grammi di hashish, un bilancino di precisione, una piastra in marmo utilizzata per il taglio dell’eroina, ben 8 telefoni cellulari tutti funzionanti, nonché della somma di Euro 2035, provento dell’attività di spaccio.
La cassiera
Nell’ambito della stessa operazione, infine, è stata deferita in stato di libertà con la medesima ipotesi di reato, B.P. di anni 42 del luogo, ritenuta la “cassiera” dello spaccio. L’operazione, di fatto, ha disarticolato una nuova vera e propria piazza di spaccio dell’eroina e in qualche caso di hashish, che l’arrestato aveva costituito, con sprezzo e spavalderia, proprio al centro del paese, a poche centinaia di metri di distanza dalla locale caserma dei Carabinieri, dove ogni mattina, prima di iniziare “il lavoro” andava a firmare, così come impostogli dal giudice.