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Due tentativi di suicidio in carcere a Udine, tempestivo l'intervento degli agenti

In via Spalato c'è un grave problema di sovraffolamento: sono presenti 129 detenuti a fronte di 66 posti effettivi. Lo scorso 7 novembre si era tolto la vita un giovane di 22 anni

Solo un mese, nel carcere di Udine si era tolto la vita un ragazzo di 22 anni. In questi giorni altri due tentativi di suicidio, fortunamente sventato dall'intervento degli assistenti addetti alla vigilanza interna ai reparti detentivi. I due detenuti sono stati soccorsi, portati con urgenza all'ospedale Santa Maria della Misericordia e qui ricoverati.

Il carcere di Udine

I problemi del carcere di Udine, secondo il Sippe,il sindacato della polizia penitenziaria, sono principalmente due: il sovraffollamento dei detenuti che sono quasi il doppio della capienza effettiva - 66 posti per 129 detenuti - e la gravissima carenza di personale in servizio tra gli agenti assistenti.

La direttrice del carcere, Tiziana Paolini, conferma che esiste un problema legato al sovraffollamento ma sottolinea il tempestivo intervento della polizia penitenziaria che, nin questi casi, è riuscita a dimostrare particoalre attenzione. 

Il garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Comune, Franco Corleone, evidenzia come "Per sessantasei posti disponibili ci sono centoventinove presenze e sessantadue persone in attesa di primo giudizio. È insostenibile. Sarebbe importante creare un piano di misure alternative e strutture di accoglienza per i tossicodipendenti, che sono tanti, e per le persone che devono scontare pene brevi. Dal prossimo mese di gennaio inizieranno i lavori di ristrutturazione dell’ex carcere femminile abbandioanto da oltre 20 anni". Ma questi lavori non aumenteranno la capienza del carcere di via Spalato.

Furio Honsell - Open Sinistra FVG

"La notizia che alcuni giorni fa altri due detenuti hanno tentato il suicidio nella casa circondariale di Udine, meno di un mese dopo il suicidio di un giovane detenuto in isolamento, è un fatto gravissimo - ha detto Furio Honsell di Open Sinistra FVG -. Oltre all'elogio agli agenti della polizia penitenziaria che grazie alla prontezza del loro intervento hanno evitato altre due tragedie, va richiesta a gran voce a tutte le istituzioni statali, regionali e comunali un maggiore impegno. Il carcere di Udine è sovraffollato da 
decenni ormai, con un numero di detenuti quasi il doppio della  capienza. Mancano personale di polizia, educatori e assistenza psicologica per i più fragili. Non è possibile fare ricadere su così  pochi lavoratori un onere che è di tutta la comunità. È scandaloso che nella finanziaria del governo Meloni ci siano stati dei tagli proprio al sistema carcerario, quasi si volesse enfatizzare il ruolo punitivo e non quello rieducativo".
Per poi concludere: "Anche il governo regionale deve farsi carico della salute fisica e mentale dei detenuti. È compito della Regione e anche del Comune promuovere la salute di tutte le persone che a vario titolo dimorano sul proprio territorio. Occuparsi delle condizioni nelle carceri è un dovere di civiltà ma è anche una responsabilità. Il valore di una vita è sempre inestimabile".

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