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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ex Dormisch: la maggioranza tace e boccia la mozione per evitare il supermercato

L'ultima discussione durante il consiglio comunale di lunedì 29 marzo: la maggioranza ha bocciato una mozione che chiedeva il ripensamento dell'area

Ier sera si è svolto il consiglio comunale in cui si è discusso anche il futuro dell'ex area Dormisch: la maggioranza, che non ha preso la parola, ha votato contro una mozione sulle linee di indirizzo, "certificando che le promesse fatte in campagna elettorale erano carta straccia", ha dichiarato il consigliere di Prima Udine Enrico Bertossi. "Avremo un altro supermercato davanti a quello esistente", chiosa lo stesso Bertossi a margine del consiglio comunale. Durante la seduta, la maggioranza ha presentato due ordini del giorno, uno a firma Vidoni e Zanolla, l'altro a firma Bortolin e Pizzocaro ma, non potendo essere allegati alle mozioni, hanno dovuto ritirarli. 

La mozione

Questo il testo della mozione bocciato dalla maggioranza:

Il Consiglio Comunale
Premesso  
che lo scorso 11 marzo è apparsa la notizia che la Giunta comunale si appresta ad approvare il piano presentato dalla proprietà per il recupero dell’ex birreria Dormisch, prevedendone quasi interamente la demolizione, la costruzione di un nuovo supermercato, un parcheggio a raso e una rotatoria; che le attese della città e dell’opinione pubblica sono per un diverso utilizzo dell’area che la recuperi a una fruibilità al servizio del centro studi e dell’ università, oltre che di attività culturali, artistiche e scientifiche, viste anche le diverse petizioni presentate che hanno raccolto un numero considerevole di sottoscrizioni;
Considerato 
che lo stesso sindaco Fontanini nel suo programma elettorale dichiarò testualmente il 2 aprile 2018: “Noi ci impegniamo a modificare il piano regolatore della città, bloccando da subito le zone H. In particolare, per quanto riguarda la destinazione della ex Dormisch, é assurdo prevedere un nuovo supermercato. Ha più senso realizzare nell’edificio dismesso un centro di servizi per attività legate alla formazione e intrattenimento degli studenti. Si potrebbe anche prevedere la creazione di una grande mensa che sarà funzionale alle nuove esigenze scolastiche che prevedono una presenza anche pomeridiana al centro studi. Invitiamo l’attuale giunta a non rilasciare autorizzazioni edilizie che possono compromettere il futuro di questa area.“;
impegna la Giunta comunale
a seguire le linee di indirizzo sopra richiamate così come espresse dal sindaco nel 2018 e dal gruppo consiliare di FdI nel 2021, evitando l’apertura di un nuovo supermercato ed elaborando una programmazione accorta che tenga maggior conto della Udine del futuro, di scelte per cui la città possa ritrovare un ruolo centrale nel territorio, puntando, in linea con l’attualissimo Recovery Plan, a richiedere finanziamenti e investimenti per digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, e soprattutto per l’istruzione, formazione e ricerca, che sono una delle eccellenze della nostra città, polo scolastico e universitario che dà ossigeno a tutta l’economia cittadina, inclusa quella commerciale.

La proposta

A margine del dibattito in consiglio comunale arriva anche una proposta da civici. “Il futuro dell’area ex–Dormisch è legato strettamente al futuro della città – sostiene Ivano Marchiol del Comitato Autostoppisti – . Abbiamo approfondito le possibilità progettuali e sappiamo che ci sono spazi di attuabilità diversi rispetto al progetto del supermercato. Per questo motivo – prosegue Marchiol – abbiamo deciso di inviare al Sindaco di Udine e a tutti i Consiglieri Comunali una lettera in cui, anche in considerazione del D.L. 124/2019 che consente agli enti locali di procedere all’acquisto degli immobili senza essere assoggetti ai vincoli precedentemente previsti, proponiamo di: “intercedere con la Regione Friuli Venezia Giulia per ottenere un finanziamento per l’acquisto dell’immobile in una prospettiva di riqualificazione dell’area, nella fattispecie di un contributo in via straordinaria (come avvenuto per altri territori) o valutando eventuali possibilità di concertazione per lo sviluppo dei territori, come previsto dall’articolo 17 della legge regionale 6 novembre 2020, n. 20".

"Una volta preso possesso di questa area strategica sarà possibile definire i dettagli della riconversione dell’area con le funzioni complesse e articolate che tale luogo-cerniera tra centro studi e centro storico richiede. In tale fase le possibilità di coinvolgimento del privato sono molteplici: dal partenariato pubblico-privato (ivi compresi interventi di sussidiarietà orizzontale) al project financing, ad ulteriori possibili soluzioni a seconda degli accordi puntuali che si potranno determinare viste le disponibilità imprenditoriali presenti. A tal proposito, corre l’obbligo di evidenziare che già oggi è disponibile una concreta disponibilità di investimento avanzata dall’Accademia di Belle Arti G.B. Tiepolo di Udine che ha manifestato la possibilità di un impegno finanziario nell’ordine di alcuni milioni", conclude la nota del Comitato Autostoppisti.

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