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Cronaca

Violenza sessuale: un'invalida accusa un immigrato irregolare

L'episodio sarebbe successo nella tarda serata di ieri. La presunta vittima ha accusato un conoscente del compagno. Lui nega tutto

L'uomo accusato di violenza sessuale e fermato dalla Polizia durante la notte è un cittadino marocchino irregolare di 26 anni con diversi precedenti a suo carico (furto, favoreggiamento all'immigrazione clandestina, reati contro il patrimonio e una violazione amministrava per ubriachezza), scarcerato a marzo 2015. A denunciarlo e a fornire le indicazioni necessarie per la sua cattura la stessa vittima, una donna italiana di 34 anni, invalida al cento per cento. Secondo una prima ricostruzione da parte degli agenti della Squadra Mobile che conducono le indagini, intorno alle 21 di ieri, il giovane nordafricano avrebbe raggiunto l'abitazione della donna, conosciuta in precedenza, avrebbe suonato al campanello e, vedendosi aprire il portone, si sarebbe introdotto. "Pensavo fosse un amica - ha dichiarato la ragazza agli agenti- , così ho aperto la porta e sono tornata in terrazza". La donna ha poi chiarito che l'uomo era in stato di ebbrezza, che era solo un conoscente del suo compagno (italiano) e che inizialmente, vedendolo arrivare, non si era affatto allarmata dalla sua presenza.

Poco dopo però il dramma. Nonostante le grida e le resistenze di questa, l'uomo l'avrebbe trascinata in camera da letto costringendola a subire un rapporto sessuale. Al termine dell'abuso, poco dopo le 22, "l'orco" sarebbe poi andato via, permettendo alla vittima di raggiungere il suo ragazzo e di lanciare l'allarme. Alla pattuglia delle Volanti, giunta immediatamente sul posto, sono quindi stati dati gli elementi necessari per l'identificazione dell'uomo, conosciuto dalla donna. Poco dopo il fermo. La Squadra Mobile lo ha infatti rintracciato e portato in Questura dove, senza fare alcuna resistenza, ha negato tutto, sostenendo di non essere lui la persona a cui si riferiva la donna. 

Saranno ora le indagini della Polizia e del Pm Maria Caterina Pace a valutare la veridicità delle accuse e la successione reale dei fatti. Come prova, per il momento, sono state sequestrate le lenzuola sopra le quali sarebbe avvenuta la violenza. Questa la dichiarazione di Massimiliano Ortolan, vicequestore aggiunto: "Cerchiamo di capire la dinamica, ovvero se tutto è andato come ha detto. A favore della donna il fatto che la sua versione è sempre stata identica - tutte le volte che l'ha ricostruita assieme a noi - e che ha descritto esattamente l'abbigliamento dell'uomo che accusa".

La vittima è stata accompagnata al pronto soccorso, dove è stata visitata secondo i protocolli tipici per le violenze. Il marocchino, ora in carcere in via Spalato, è stato nel frattempo denunciato anche per inottemperanza ad un precedente ordine di espulsione.

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