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Cronaca

No Green pass, scatta il divieto di manifestazioni in alcune zone di Udine

Fino al 10 gennaio le proteste non potranno più occupare diverse vie e piazze del centro cittadino oltre all'area intorno alla stazione

Come a Trieste, stop alle manifestazioni in alcune zone del centro storico di Udine. Il divieto, deciso dal comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Massimo Marchesiello, ha identificato alcune zone sensibili che resteranno interdette fino al 10 gennaio. Si tratta di piazza Libertà e nell’area attigua, piazza Duomo, via Manin, via Cavour, via Paolo Canciani, via Paolo Sarpi, via Mercatovecchio vicolo Sottomonte. Ma anche le aree e vie comprese nel perimetro delineato dal piazzale della stazione ferroviaria e l’area dell'autostazione, compresa tra viale Europa Unita e via Leopardi.

Una misura sperimentale che si è resa necessaria sulla base delle indicazioni fornite dalla direttiva firmata nei giorni scorsi dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Una decisione che, sottolinea il prefetto Marchesiello, “riguarda tutte le manifestazioni”. Resta consentito l’uso di altre aree come piazza Primo Maggio, una volta che si sarà concluso il tradizionale mercato di Santa Caterina, o ad esempio piazza XX Settembre.

Pur considerando il diritto ad esprimere dissenso, secondo il Ministero alcune manifestazioni hanno avuto “effetti negativi nell’attuale fase di ripresa sociale ed economica” e quindi è necessario prendere dei provvedimenti che possano evitare che le proteste abbiano implicazioni per “l’ordine e la sicurezza pubblica”. E che siano garantiti “i diritti attinenti allo svolgimento delle attività lavorative e alla mobilità dei cittadini”. Ed è in questo contesto che il prefetto, con le forze dell’ordine e il sindaco, ha cercato di raggiungere un punto di equilibrio.

Le dichiarazioni

“Sono decisioni che tengono conto di tanti fattori - spiega il prefetto Massimo Marchesiello - anche come si stanno muovendo i contagi. Certo che, da quel punto di vista, manifestare in una piazza o in un'latra cambia poco se non si indossano le mascherine e si sta uno vicino all’altro”.

"Bisogna essere tutti più responsabili vista la situazione dei contagi - ha commentato il sindaco Pietro Fontanini, soddisfatto per la decisione della prefettura di Udine che accoglie le richieste già fatte dall’amministrazione comunale in precedenza.

Le richeste del sindaco di Udine

"Dobbiamo restare uniti per superare questo momento e salvare l’economia. Manifestare è un diritto, ma più importante ancora è la salute per cui invito tutti a indossare la mascherina”.

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