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Cronaca

Ha il figlio con una grave malattia, i colleghi gli regalano le loro ferie

Dalla Saf arriva una storia di solidarietà toccante. In più di 100 hanno già aderito all'iniziativa per sostenere un dipendente che si deve occupare del suo neonato, affetto da una patologia rarissima

Al figlio neonato di un collega diagnosticano una malattia rara e nell'ambiente di lavoro scatta la gara di aiuti. Non con versamenti in denaro però, ma con una cosa ancora più preziosa: il tempo. Nello specifico ognuna delle persone che dichiara solidarietà si impegna a cedere un giorno delle proprie ferie. In molti partecipano all'iniziativa e così il papà del bambino avrà a disposizione oltre 100 giorni per stare in compagnia del suo piccolo.

La vicenda

La storia ce l'ha raccontata direttamente un dipendente dell'azienda coinvolta, la Saf di Udine, società che si occupa del trasporto urbano ed extraurbano. "E' bello che il caso emerga perché rappresenta un messaggio positivo - spiega il nostro interlocutore - ma desideriamo mantenere la nostra privacy, il papà del bambino per primo. Il piccolo - ha solo cinque mesi - è stato colpito dall'aneurisma della vena di Galeno. Si tratta di una patologia molto rara, descritta in meno di 800 casi".

La malattia

Come si legge nelle riviste scientifiche:

consiste in una malformazione vascolare congenita - "mavg" -, caratterizzata dalla dilatazione dei precursori embrionali della vena di Galeno. È una lesione sporadica che insorge durante l'embriogenesi. Occasionalmente si associa a problemi respiratori e/o sintomi epatici, renali e/o cerebrali, che costituiscono il maggiore problema per la presa in carico e la terapia. Nei primi anni di vita, la macrocrania può portare al sospetto di "mavg". L'epilessia, il deficit neurologico e il ritardo mentale sono spie della malformazione nei bambini di età maggiore

Gli sviluppi

Attorno al caso si hanno poche certezze. "Per il momento - racconta il dipendente Saf - ci sono soltanto grandi punti interrogativi. Il bambino è stato operato a Padova, dove hanno maggiori competenze sul tema, e il nostro collega deve fare continuamente avanti e indietro con la città del Santo. Per questo abbiamo pensato avesse bisogno di tanti giorni per occuparsi del figlio".

Tutti solidali

Sul caso, come anticipato, c'è stata una partecipazione consistente. "Nella delicatezza di tutta la questione è una cosa molto bella - dice il dipendente Saf -. C'è stata una grandissima solidarietà, sia tra gli autisti che tra gli amministrativi, riuscendo ad arrivare a più di 100 partecipanti (che possono ancora aumentare visto che l'adesione può essere espressa fino al 31 maggio). A parole la cosa può apparire anche facile, ma dal punto di vista gestionale non è così semplice, perché come prevedibile ci sono delle problematiche di carattere contrattuale a cui si deve derogare. Va detto però che l'azienda ha mostrato da subito una disponibilità enorme. Quando c'è la volontà si è davvero tutti uniti".


 

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