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Delitto di San Rocco: trovato in casa di Paglialonga un mazzo di chiavi della vittima

Durante i sopralluoghi nell'appartamento del sospettato dell'omicidio di Lauretta Toffoli sono stati rinvenuti anche altri oggetti che potrebbero appartenere alla donna

Nel corso della giornata di ieri gli uomini della polizia scientifica hanno passato al setaccio palmo a palmo l’appartamento di Vincenzo Paglialonga, sospettato dell’omicidio della vicina di casa Lauretta Toffoli. Un sopralluogo durato sette ore nell’abitazione di via della Valle 4, dopo quello della settimana scorsa nell'alloggio della donna. Sono stati ritrovati alcuni oggetti che potrebbero appartenere alla vittima tra cui proprio un mazzo di chiavi della casa, teatro dell'omicidio. 

Gli esiti della polizia scientifica a casa di Lauretta

Sono state utilizzate le più moderne tecniche di indagine dalle luci forensi che, grazie all’alta intensità e a diverse lunghezze d’onda variabili, permettono di identificare tracce di fluidi biologici come sudore, saliva, sperma e urina, oltre alle macchie ematiche. Fino al luminol che evidenzia eventuali tracce di sangue, anche se latenti perché rimosse con pulizie e lavaggi. Effettuati anche test speditivi per escludere tutte quelle macchie che non vanno prese in considerazione dal campionamento perché non idonee.

I tecnici

I tecnici padovani sono stati coordinati da Francesco Camana, uno dei massimi esperti di BPA Bloodstain Pattern Analysis, uno strumento di indagine che analizza forma, dimensioni e distribuzione delle macchie di sangue sulle scene dei crimini. I sei investigatori sono arrivati ieri mattina a Udine con un mezzo speciale dotato di tutti materiali necessari per i rilievi e con contenitori refrigerati per il trasporto dei campioni biologici. Hanno raccolto molto materiale ed effettuato numerosi campionamenti. Sul luogo dell’indagine c’erano anche i colleghi della Squadra mobile udinese e i consulenti incaricati dal magistrato, il pubblico ministero Claudia Finocchiaro, e dalla difesa di Paglialonga. Oltre a Edi Sanson anche la criminologa Linda Pontoni

Gli oggetti ritrovati

Durante le attività di indagine sono state anche ritrovate delle chiavi che potrebbero appartenere alla vittima. Secondo il consulente della difesa, l’esperto di scene del crimine Edi Sanson, potrebbe non esserci nulla di strano perché sembra che i due si fossero scambiati copie delle chiavi per questioni di vicinato. Ciò che è certo è che Paglialonga è stato visto da un testimone, considerato attendibile, entrare e uscire dalla casa della Toffoli più volte dopo la mezzanotte di quel tragico sabato 7 maggio. Saranno sottoposti a indagini più approfondite anche gli altri oggetti rinvenuti a casa di Paglialonga. Si tratta di una catenina, altre chiavi e un documento.

Nell’appartamento della vittima

Gli investigatori sono anche tornati nell’alloggio della vittima per ulteriori indagini. “In questo appartamento - ha riferito Sanson - è stato usato il luminol, reagente capace di rilevare le tracce sangue. Nonostante il lavaggio dell’assassino, le tracce sono riemerse in maniera evidente sia nella scena del delitto primaria sia in quella secondaria. Ciò consentirà di ricostruire la dinamica di quanto accaduto quella notte”.

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