Delitto Orlando, Francesco Mazzega torna a casa sua
Dopo 30 giorni il 36enne di Muzzana fa ritorno nell'abitazione dei genitori agli arresti domiciliari
Lo scorso 31 luglio il delitto in cui la fidanzata 21enne Nadia Orlando venne soffocata al termine di una lite, oggi la concessione degli arresti domiciliari con l'obbligo del braccialetto elettronico da parte del Tribunale del Riesame di Trieste. A 30 giorni dall'episodio Francesco Mazzega, 36enne di Muzzana del Turgnano accusato dell'omicidio, torna a casa - in attesa del giudizio - dopo un periodo tra ospedale e carcere. La decisione del Riesame è stata presa a seguito del ricorso presentato dai difensori dell'uomo, gli avvocati Annaleda Galluzzo e Federico Carnelutti, ed è stata depositata stamani.
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La notte del 31 luglio
Mazzega aveva girato tutta la notte con il corpo della ragazza al suo fianco in auto prima di costituirsi, la mattina seguente, al comando della Polizia stradale di Palmanova, confessando di essere il responsabile del delitto. Era in carcere dallo scorso 10 agosto, dopo un periodo di ricovero nel reparto di diagnosi e cura del Santa Maria della Misericordia di Udine, disposto per evitare il rischio di gesti di autolesionismo.