Studenti incivili, il degrado nella zona del Parco Commerciale Centro Studi
La segnalazione di una residente. Cartoni, plastica e rifiuti abbandonati ovunque. L'appello al Comune di Udine per l'organizzazione di "giornate ecologiche"
Sacchetti dell'immondizia, lattine, cartoni di pizza e scarti vari abbandonati senza ritegno ai margini delle strade. E' questa la fotografia che si presenta agli occhi dei passanti che si concedono una passeggiata nei dintorni del Parco Commerciale Centro Studi di Udine.
A segnalare lo stato di degrado del quartiere è Sandra Scattolin, residente del luogo, che nonostante le segnalazioni alla Net e al Comune di Udine non ha riscontrato alcun miglioramento nella condizione della zona.
Il racconto
"Da tempo ormai noto nella zona da Via della Faula e Via don Orione - ci racconta - la presenza di immondizia brandizzata Mc Donald e scatole di pizze al trancio provenienti dal vicino polo studentesco"
Una situazione che Sandra Scattolin ha visto crearsi e crescere nel tempo a partire dall'inaugurazione del nuovo Centro Commerciale. Sono centinaia infatti gli studenti che ogni giorno sostano e pranzano nel nuovo polo abbandonando poi i rifiuti lungo la strada.
"Si tratta di moltissima plastica che ogni tanto, guanti e sacchetto alla mano, mi premuro di raccogliere, ma ora con le nuove disposizioni in materia di rifiuti, è ancora più difficile a causa dell'assenza di bidoni pubblici".
La segnalazione
"Dopo svariati tentativi di segnalare alla Net tramite il loro portale le condizioni del quartiere, ho ricevuto una risposta dalla quale non è emersa la volontà di rimediare alla situazione - prosegue - Stesso degrado anche in zona Stadio dove, dopo le partite, i tifosi lasciano "a ricordo" immondizia e rifiuti di ogni tipo e genere".
L'appello
"L'appello che sarebbe bello lanciare, al Comune di Udine, è quello di organizzare un maggior numero di giornate ecologiche, in modo da sensibilizzare i cittadini e allo stesso tempo garantire una qualità di vita migliore in una città che infondo è piccola e potrebbe essere una perla ecologica".