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Cronaca

L'udinese che insegna agli olandesi ad apprezzare il vino biologico italiano

Il 31enne Davide Girardi, l'inventore dei cocktail Nonino, ha aperto ad Amsterdam una vineria dove si trovano solo etichette sostenibili, tra cui tre friulane

A 18 anni è andato a lavorare a Londra, a 20 è tornato in Friuli, ha cominciato a collaborare con la famiglia Nonino inventando i famosi cocktail con le loro grappe e a 26 si è trasferito ad Amsterdam, «perché cercavo un posto fuori dall'Italia ma non troppo distante, dove poter cominciare nuove avventure profesisonali e dove lo stile di vita fosse rispettoso e consapevole e l'Olanda è davvero il paese perfetto». L'udinese Davide Girardi, ora che di anni ne ha 31 ma di esperienza e passione ne ha da vendere, ha appena inaugurato nel cuore della capitale olandese una vineria dedicata ai vini biologici italiani, con un'attenzione ai prodotti friulani.

La storia

Davide, classe 1987 e già da ragazzo con un pallino per il mondo dei cocktail e della ristorazione, si iscrive all'istituto alberghiero Strigher del quale, però, frequenta solo tre anni. «Avevo bisogno di agire e così ho deciso di andare a lavorare a Londra». Città ideale dove far germogliare la propria passione e veder proliferare contatti ed esperienze. Passano così due anni di eventi, pratica in miology nei bar ma anche nell'organizzazione di eventi e serate dove il buon bere è sempre protagonista. «Quando ho sentito che avevo preso tutto quello che potevo dalla mia permanenza londinese ho deciso di tornare in Friuli, facendo subito un incontro che mi ha cambiato la vita». Girardi si imbatte infatti con la vulcanica Giannola Nonino iniziando a collaborare con la distilleria. Non passa molto che il giovane si fa notare, inventando i cocktail a base di grappa che sono ormai famosi in tutto il mondo. «Sono stati anni molto densi di avvenimenti, abbiamo girato l'Italia e l'Europa in eventi che hanno portato alla ribalta i nostri cocktail. Persino il New York Times ha scritto dei nostri prodotti e io ho avuto modo di imparare moltissimo e di assorbire tutta l'energia di queste donne straordinarie». 

L'Olanda

«Dopo alcuni anni in cui abbiamo letteralmente fatto esplodere un gran casino (ride mentre lo dice, n.d.r.) intorno a questi cocktail, le cose si sono calmate e io ho deciso di ricominciare daccapo un'altra volta, scegliendo non più Londra, che forse è troppo grande e caotica, per me, bensì Amsterdam». Girardi ha le idee chiare. Cerca ordine e possibilità, ma anche consapevolezza e sostenibilità. «In tanti anni che sono qui non ho mai visto qualcuno baruffare. Inoltre gli olandesi hanno molta cura dei dettagli e tanta consapevolezza rispetto a quello che bevono e mangiano, una consapevolezza che deriva dalla loro attenzione nei confronti dell'ambiente. E poi qui non manca di certo il lavoro e avviare un'atività è molto semplice e stimolante». Inizia così la sua avventura nello Sky lounge dell'Hilton hotel di Amsterdam ma Davide si fa presto notare per la sua passione e dopo un anno e mezzo gli viene offerto il posto di bar manager alla Bols, una delle più antiche distillerie al mondo. «È stato un periodo emozionante, perché venivo cercato dai locali più prestigiosi di Olanda, come il Conservatorium hotel, dove ho potuto cambiare menù e cocktail... però era da un po' di anni che, probabilmente per il fatto di essere udinese e avere sempre il Friuli nel cuore, avevo in testa un progetto che riguardasse il vino».

Wines Pleasure

Non solo il vino, in realtà. Per Davide la vera passione è la sostenibilità. Ma abbinato al vino, il rispetto per l'ambiente così innato in Davide ha fatto scattare in lui il desiderio di cercare e valorizzare quei poduttori che dalla sostenibilità non sanno prescindere. È così che è nata l'idea di aprire nel cuore di Amsterdam una vineria interamente dedicata a loro, ai produttori italiani e friulani di vini eco-compatibili derivati da una produzione sostenibile. In Haarlemmerdijk, strada principale di un quartiere di artisti, è nato così questo locale dove gli olandesi possono trovare vini italiani di produttori che hanno messo il rispetto per la terra e le buone pratiche agricole al centro del lavoro che porta ad ottenere vini non solo di qualità, ma anche totalmente naturali. «Ho studiato sei mesi prima di lanciarmi in quest avventura e non è stato facile. Ma quando ho capito che in Olanda la richiesta di questi vini è tanta ma non c'è nessuno che li fa conoscere seriamente ho deciso che questa sarebbe stata la mia strada».

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Il Friuli

Tra le scelte di Girardi non potevano mancare delle etichette friulane, destinate a diventare sempre di più. Gli olandesi, risotratori, negozianti o privati, che entrano da Wines Pleasure, troveranno le bottiglie della cantina Principe di Porcia, che da 8 secoli si basa sul metodo agricolo tradizionale, delle Vigne del Malina e della Tinaja di Martignacco. «Mi piace conoscere persone appassionate che producono vino stando attenti a tutti i dettagli, curando la loro uva perché sanno che non ci sarà nessun'altra sostanza a dare sapore e colore al loro prodotto. Non sto finendo di cercare e sono sicuro che troverò altri vini friulani da portare in Olanda».

Il prossimo step

Questo venerdì sarà inaugurato ufficialmente il locale di Davide Girardi che, da appassionato intraprendente qual è ha già però pensato ai prossimi passi. «Al momento vendo bottiglie e faccio degustazioni, ma in futuro vorrei ricreare l'atmosfera delle frasche friulane, dove ci sono pochi prodotti da consumare e ci si può prendere il tempo della degustazione. Tra un anno scade il contratto con il posto dove ho aperto ora, quindi vorrei cercare un luogo che mi permetta non solo di vendere le bottiglie, ma anche di far bere i clienti magari accompagnando il bicchiere di vino con l'assaggio di qualche prodotto, sempre sostenibile, che viene da produttori biologici».

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