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Cronaca

Stagione estiva 2019, Bini:"Bene soprattutto per mare e città"

Secondo gli ultimi dati presentati dalla Regione, la stagione estiva friulana ha registrato 1.560mila turisti e 40mila presenze in più rispetto al 2018. Male la montagna, eccetto per il Tarvisiano

"A differenza del livello nazionale, il Friuli sta tenendo. Nonostante sia una regione piccola, si rivela attrattiva per i turisti. La montagna, a differenza delle città e del mare, ha sofferto un po' di più", queste le parole dell'assessore alle Attività produttive e Turismo del Fvg, Sergio Emidio Bini.

I dati

A livello nazionale, si contano meno 2,3 milioni di presenze rispetto al 2018, un bilancio magro dovuto sia alle incertezze meteo, che al rallentamento economico italiano e internazionale, ma anche alla ripartenza dei Paesi mediterranei nostri competitor. Il Friuli Venezia Giulia, però, continua a crescere. Tra i mesi di maggio e settembre, nonostante il calo di maggio che conta meno 180mila presenze rispetto al 2018 (comunque recuperate durante il mese di giugno), si contano 1.560mila turisti (22mila in più rispetto all'anno precedente), 40mila presenze in più, per un totale di 5.335mila, e una permanenza media costante di 3,5 giorni circa. Inoltre, la crescita media nei tre anni resta sempre positiva. Come si può notare dai dati rilasciati dalla Regione, poi, nei primi due mesi della stagione estiva i turisti italiani sono in calo (cresciuti poi nei mesi di luglio, agosto e settembre), mentre gli stranieri sono in crescita (+3,0 per cento).

Gli arrivi in regione

Nei cinque mesi estivi si contano quasi 22mila arrivi in più rispetto al 2018, che sommati ai quasi 10mila dei primi quattro mesi dell'anno (gennaio-aprile), fanno circa 32mila arrivi in regione. Le stime finali per l'anno 2019 presumono una chiusura dell'anno con circa 100mila presenze in più e con 35mila arrivi in più rispetto al 2018. Inoltre, si stima un tasso di crescita poco superiore all'1 per cento in presenze e quasi del 2 per cento in arrivi. "L'obiettivo – ricorda Bini – rimane quello di investire al fine di rendere sempre più attrattiva la nostra regione. Vogliamo investire, poi, soldi pesanti in montagna e migliorare la sinergia tra la Regione e gli imprenditori privati".

Mare

Durante la stagione estiva il mare friulano (Grado, Aquileia, Palmanova, Lignano Sabbiadoro e Laguna di Marano) tiene in presenze, e registra un +0,2 per cento rispetto all'anno scorso. Gli arrivi, invece, aumentano del 2,1 per cento. Per quanto riguarda le strutture, invece, si calcola che il 41 per cento sia cresciuta meno del 5 per cento rispetto al 2018, mentre solo il 32 per cento sia cresciuta al di sopra di questa soglia. Persiste, quindi, una forte polarizzazione.

Montagna

Nell'estate 2019, invece, la montagna ha sofferto, eccetto il Tarvisiano (anche se la crescita negli ultimi tre anni rimane positiva). Anche qui, per quanto riguarda le strutture, c'è una forte polarizzazione: in montagna la metà delle strutture sta crescendo meno del 5 per cento. Come ricorda l'assessore Bini, "la montagna ha registrato più presenze in estate che durante l'inverno"

Città

Per quanto riguarda le città friulane, bene Triste e Udine, mentre Gorizia e Pordenone sono in calo. Dato positivo: la crescita dal 2016 al 2019 rimane positiva in tutte e quattro le città. Nello specifico, Trieste sta crescendo in maniera molto importante, registrando un +7,9 per cento rispetto al 2018, e Udine tiene le presenze, registrando un +4,4 per cento. Però, anche per quanto riguarda le città friulane, la metà delle strutture registra un crescita al di sotto del 5 per cento.

La nuova normativa

Per la Regione "il turismo rimane un asse molto importante per l'economia dell'intero Fvg, anche in termini di persone occupate. Il settore sta crescendo e veniamo da tre anni di crescita importante" – dichiara l'assessore Bini – ".Ora abbiamo una norma già praticamente pronta, che penso presenteremo a gennaio che darà largo spazio al turismo regionale". Tra le modifiche più importanti, si rivedrà la norma sugli alberghi diffusi, attività che verrà delegata a PromoTurismoFvg, in quanto si tratta di "uno strumento turistico molto importante". Inoltre, la nuova norma tratterà anche gli appartamenti vacanze (ad esempio a Lignano, Grado, ma anche in montagna). "Ci sono tanti posti letto in regione – continua Bini –, ma il loro grado di copertura è basso. L'offerta qualitativa di questi è bassa, e mancano servizi che i turisti moderni richiedono (Wi-Fi, sauna, piscina, ecc). Inoltre, stimoleremo le agenzie turistiche (che sono tantissime in regione ma che non riescono a competere sul mercato) a raggrupparsi in reti d'agenzia. Ancora, stimoleremo i privati a investire sulle ristrutturazione con degli investimenti".

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