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Cronaca

Udine con le tariffe rifiuti più basse d'Italia: il Comune esulta, ma i dati si riferiscono a prima del porta a porta

L'Ispr (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha pubblicato i dati con le tariffe sui rifiuti: Udine nel 2019 era la più virtuosa d'Italia, quando ancora non era entrato in vigore il nuovo sistema di raccolta "porta a porta"

ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha pubblicato l’annuale rapporto che certifica Net come gestore economicamente più virtuoso nell’intero panorama nazionale. Di conseguenza la Città di Udine centra il primo posto nelle classifiche, riferito al 2019.

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Ci sono due gaffe, però, nella divulgazione della notizia. La prima è dell'Ispra stesso, che inserisce Udine (e non Trieste) tra i capoluoghi di regione. La seconda è della giunta Fontanini che ha celebrato il primato con grande clamore, non accorgendosi che la statistica si riferiva all'anno prima di entrata in vigore del sistema "porta a porta".

La classifica

Nel 2019 il costo pro capite più elevato è stato registrato per la città di Venezia, con 366,11 euro/ab, seguita da Cagliari con 314,98 euro/ab e Genova con 266,58 euro/ab. Diversamente accade per Udine dove si registrano 119,00 euro/ab.
Il costo più basso per kg di rifiuto è stato registrato a Udine con 20,10 eurocentesimi/kg con una produzione di 58,6 mila tonnellate di cui raccolte in modo differenziato 37,5 mila tonnellate.

Net S.p.A. utilizza queste premesse per rilanciare la propria leadership regionale nel campo dei servizi ambientali tra i gestori pubblici. «I risultati raggiunti e certificati dall’ente pubblico nazionale per eccellenza in campo ambientale, ossia L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA ente pubblico di ricerca italiano, istituito con la legge n. 133/2008, e sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare) ci spingono a consolidare e presidiare ancora di più la presenza sul territorio mantenendo le tariffe competitive e al contempo diffondere una maggiore cultura del recupero e riciclo dei rifiuti», dichiarano dalla Net. 
«Un risultato eccezionale, superiore a qualsiasi aspettativa, di cui siamo estremamente orgogliosi». Sono le parole del presidente di Net Mario Raggi. «La soddisfazione nasce soprattutto dal fatto che la componente di costo che ha contribuito a posizionarci al primo posto italiano è, come si evince da rapporto ISPRA, la componente dei costi generali cioè l’indice che valuta l’efficienza e l’economicità dell’azienda. L’ambiente è una risorsa preziosissima, l’unica che abbiamo, ed è di tutti».

Il Comune di Udine

«Strepitoso è l’aggettivo corretto per descrivere questi numeri che ci devono inorgoglire e motivare a fare ancora di più e ancora meglio in futuro. Ora è necessario infatti proseguire su questa strada con ancora maggiore determinazione» , dichiara il Sindaco di Udine Pietro Fontanini. «Peraltro, ci tengo a sottolineare che queste classifiche sono stilate dall’ISPRA, ente di ricerca ministeriale che da anni è il faro nazionale in tema delle analisi del ciclo e della gestione dei rifiuti urbani in Italia che fotografano in maniera oggettiva la realtà e quindi la virtuosità economica di Net e della città di Udine. L’attenzione all’ambiente premia anche economicamente, con costi contenuti e un servizio eccellente. Dobbiamo proseguire così». Peccato che "così" fosse prima dell'introduzione del sistema "porta a porta".

«Questi dati, oggettivi, che arrivano da un soggetto imparziale, che potevano essere un successo per tutte le forze politiche, sono invece un successo per la maggioranza che ha avuto il coraggio e la lungimiranza di guardare avanti, senza farsi scoraggiare dalle critiche e dagli insulti. Questi dati certificano che noi lavoriamo per il bene dei cittadini, non per complicargli la vita», ha commentato il consigliere di Forza Italia Giovanni Govetto, presidente della commissione ambiente.

Le reazioni

«Fontanini invece di commentare in maniera trionfale i dati del 2019 del vecchio metodo di raccolta rifiuti a cassonetti deve spiegare agli udinesi perché, senza mai dirlo in campagna elettorale, lo ha cambiato inondando la città di bidoncini, immondizia e ben due aumenti di Tari e un terzo, assai più consistente, in arrivo», commenta il capogruppo di Prima Udine Enrico Bertossi.

«È vero, come dice lui, che “l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha pubblicato l’annuale rapporto che inserisce la Città di Udine al primo posto nelle classifiche”, ma sono riferite al 2019, confermando dati che tutti, tranne lui evidentemente, sapevano, visto che la Tari a Udine era una delle più basse d’Italia», prosegue Bertossi in una nota.

Critico anche il segretario comunale del Pd, Vincenzo Martines. «La storia è questa: l’ISPRA dice che a Udine nel 2019, attenzione nel 2019, quando il “porta a porta” voluto da Fontanini non c’era, la tariffa era la più bassa in Italia. A oggi è già aumenta e nelle ultime bollette si vede».

Anche i cittadini hanno commentato, chi ironicamente, chi criticamente, le dichiarazioni del sindaco Fontanini, pubblicate sulla pagina Facebook del Comune di Udine: tutti, insomma, si sono accorti che i dati sono riferiti a prima che entrasse in vigore il tanto contestato sistema di raccolta "porta a porta" con i bidoncini. 

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