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Cronaca

Raee: in Fvg raccolte 8.950 tonnellate, Udine prima in regione

I maggiori quantitativi di apparecchiature elettriche ed elettroniche sono originati nell'ex provincia udinese: con le sue 3.638 tonnellate raccolte, registra un incremento del +3,3%

Nel 2020 il Friuli Venezia Giulia ha avviato a corretto smaltimento 8.950 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia il Rapporto Annuale 2020 del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia. Il risultato è pressoché stabile (+0,2%) oltre che tra i più contenuti in assoluto rispetto al resto del Paese. 

La raccolta dei rifiuti di apparecchi del freddo e clima (R1) evidenzia un calo del 5%, in linea con una situazione diffusa in molte regioni del Nord Italia e si ferma a un totale di 1.840 tonnellate. Anche la raccolta dei grandi bianchi (R2), che si attesta a 3.136 tonnellate, evidenzia una leggera contrazione (-0,9%), unico caso insieme a quello dell’Emilia Romagna, di peggioramento rispetto al 2019 per questo raggruppamento. Sostanzialmente invariata (+0,3%) la raccolta degli apparecchi con schermi (R3) che raggiungono le 1.363 tonnellate, mentre sale a 2.565 tonnellate (+5,6%) quella dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4), al pari di quella delle sorgenti luminose (R5) che raggiunge le 46 tonnellate con un incremento del 4,3%, in netta controtendenza rispetto al -8,3% delle regioni del Nord Italia. Si riduce leggermente (-0,5%) anche la raccolta pro capite che scende a 7,32 kg per abitante, valore comunque sempre ampiamente al di sopra dalla media nazionale (6,14 kg/ab) che colloca la Regione all’ 8° posto della classifica nazionale. Quasi il 90% dei volumi complessivi viene raccolto dai centri di raccolta comunali, valore superiore all’incidenza media che hanno in Italia e pari all’81%. I luoghi di raggruppamenti della distribuzione (LdR) contribuiscono invece solo per il 10%, in questo caso al di sotto dell’incidenza media nazionale (18%).

Raccolta per province

I maggiori quantitativi di RAEE regionali sono originati nella provincia di Udine, unica, con le sue 3.638 tonnellate raccolte, a registrare un incremento positivo (+3,3%). Al conseguimento del risultato contribuisce in maniera fondamentale l’ottima performance in R4 che segna un +15,1%, la migliore crescita percentuale a livello regionale, ben al di sopra del benchmark dell’area di appartenenza (+6,75%) e in grado di compensare la riduzione registrata in particolare in R1 (-6,8%). In calo tutte le altre province, con Pordenone ferma a 2.096 tonnellate (-0,4%), seguita a distanza da Gorizia (1.683 tonnellate) che registra una contrazione dell’1,4%, ma unica nella Regione fa registrare una crescita in R1 (+1%). Fa peggio la provincia di Trieste che registra il calo più significativo (-4,2%), conseguenza di una contrazione in tutti e cinque i raggruppamenti che porta la raccolta a 1.533 tonnellate.

Trieste si segnala anche per essere l’unica provincia in cui il contributo alla raccolta arriva esclusivamente dai centri di raccolta comunali, non essendo presenti nel territorio né luoghi di raggruppamento della distribuzione né altri punti di prelievo dei RAEE. Situazione molto diversa per la provincia di Gorizia dove gli LdR veicolano quasi il 40% dei volumi complessivi. A Udine quasi il 95% dei RAEE transita dai centri di raccolta comunali, così come nella provincia di Pordenone dove però si segnala l’importante contributo degli installatori che forniscono quasi il 26% della raccolta provinciale di R5. Con 11,97 kg/ab, in calo del -2,2%, la raccolta pro capite della provincia di Gorizia è la più elevata della regione e si posiziona al quarto posto nel ranking nazionale. Tutte le altre province presentano un dato pro capite superiore alla media nazionale (6,14 kg/ab), ma inferiore a quella quell’area di riferimento (7,01 kg/ab): Udine, unica in crescita (+1,6%) tocca quota 6,76 kg/ab, Pordenone si ferma invece a 6,70 kg/ab (-0,6%) mentre Trieste con 6,62 kg/ab registra la contrazione più elevata (-3,1%).

I dati del Friuli Venezia Giulia sono sicuramente positivi. La raccolta pro capite del raggruppamento 4 è elevata, sintomo di una gestione capillare e di un buon grado di conoscenza delle logiche di raccolta differenziata anche per i RAEE di piccole dimensioni” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “Sono migliorabili sicuramente i dati di tutte le province con eccezione di Gorizia che si conferma una eccellenza nazionale. Le restanti province necessitano di incrementare la raccolta in tutti i raggruppamenti con eccezione di R4, ma è fondamentale concentrarsi sulla corretta attribuzione dei giusti codici rifiuto ai RAEE di grandi dimensioni”.

Anche nel 2020 la regione Friuli Venezia Giulia si è dimostrata attenta nella gestione dei RAEE che, se opportunamente recuperati, rappresentano una fonte inestimabile di materie preziose” dichiara l’Assessore alla Difesa dell'ambiente, all'energia e sviluppo sostenibile della Regione Friuli Venezia Giulia, Fabio Soccimarro. “Ciò è in accordo con le politiche di economia circolare che la Regione sta attuando per anticipare di cinque anni il raggiungimento del Green Deal europeo in FVG: uno sviluppo sostenibile sotto i profili economico, ambientale e sociale. Dall’analisi dei dati è evidente come nella gestione dei RAEE rivestono un ruolo fondamentale i centri di raccolta comunali, che costituiscono un punto di riferimento per i cittadini sempre più sensibili ai temi ambientali. Per tale motivo la Regione garantisce lo sviluppo della rete di centri di raccolta contribuendo alla loro realizzazione con appositi finanziamenti ai Comuni”.

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