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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

A Udine contagiate persone dai 2 mesi ai 102 anni: tutti i numeri di due anni di pandemia

Impegnati da quasi due anni ad affrontare la pandemia, i medici dell'AsuFc lanciano l'allarme per l'aumento esponenziale dei contagi sottolineando le conseguenze nei reparti e spiegando quanto immotivate siano le paure sul vaccino

Casi positivi e numeri

I dati raccolti dal 30 ottobre all'8 novembre 2020 mostrano che che i degenti Covid presenti nei reparti del Santa Maria della Misericordia erano 184 e i pazienti in terapia intensiva erano 21. Prendendo in considerazione lo stesso periodo nel 2021, i numeri scendono a 37 per i pazienti ricoverati e a 9 per quelli che sono in terapia intensiva. Questo drastico calo è dovuto esclusivamente alla somministrazione massiva del vaccino

Nel periodo dal 1 settembre al 6 novembre i dati raccolti da Asufc registrano 2.605 persone risultate positive Il più piccolo aveva solo 2 mesi, il più anziano 102 anni. L'età media dei contagiati è, invece, 47 anni. I tamponi positivi processati da laboratori pubblici, privati, test rapidi in farmacia o presso medici di medicina generale sono stati in tutto 4.140.

La fascia d'età che maggiormente si infetta va dai 46 ai 60 anni e i luoghi di contagio più frequenti emersi dal contact tracing sono discoteche, manifestazioni, negozi, ma anche il nucleo familiare è fonte di contagio frequente. In merito ai casi positivi in relazione alle manifestazioni No green pass, sono stati rilevati 12 manifestanti positivi, di cui 8 legati a Trieste e 4 a Udine e 12 casi "secondari", di cui 8 riguardanti Trieste e 4 a Udine. Tra i manifestanti di Trieste si registra un ricoverato in ospedale. Ma questi dati sono sottostimati visto che si registra una certa omertà sul dichiarare il contagio e sulle frequentazioni o attività nei giorni precedenti. Si sono verificate anche situazioni paradossali, come quella di una mamma, risultata positiva, che ha fortemente insistito di non essere stata assolutamente a contatto con la figlia di tre anni che vive con lei, nei tre giorni precedenti. 

"Da quando a luglio abbiamo riaperto le terapie intensive l'età media dei pazienti si è alzata. Prima era molto bassa, sui 60 anni, e in due mesi si è attestata ai 72-73 anni ma con un risultato sostanziale: i pazienti anziani vaccinati reagiscono molto bene e la mortalità si è nettamente ridotta", ha fatto sapere Flavio Bassi, direttore di Anestesia e Rianimazione.

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