Crisi Hypo Bank: i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione
Lo rende noto un comunicato stampa di Dircredito, che rende note le strategie che verranno adottate a tutela dei lavoratori. Oggi i rappresentanti sindacali saranno dal Prefetto di Udine
Il comunicato porta la firma di Elena Riggi e Pietro Santoro di Dircredito, e rende nota la strategia che l'organizzazione sindacale produrrà in questi giorni a tutela dei lavoratori che Hypo Bank ha dichiarato in esubero. Il testo:
Le Organizzazioni Sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione: siamo in attesa di essere convocati dall'ABI per esperire il tentativo di conciliazione in materia di sciopero. In tale occasione verranno contestate le scorrettezze di HYPO Alpe-Adria-Bank S.p.A. nella gestione della procedura avviata il 10 settembre scorso.
Il 22 novembre presenteremo al Prefetto di Udine anche le preoccupazioni degli impatti sociali che i dichiarati 118 licenziamenti avranno su un territorio che si estende dal Friuli Venezia-Giulia, al Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana.
Richiederemo al massimo rappresentante territoriale del Governo di attivare tutti i canali istituzionali e diplomatici affinche? il “caso HYPO” venga analizzato attentamente allo scopo di conservare – nel territorio italiano – professionalita? e servizi bancari ritenuti competitivi fino a qualche mese fa.
Non e? ammissibile che le esigenze di stabilita? di bilancio dello Stato Austriaco abbiano un impatto solamente sul tessuto sociale italiano.
Chiederemo l'attivazione di controlli di Banca d'Italia e della Commissione Europea per definire le strategie future della banca, considerato il perdurare di “silenzi” da parte del management italiano e della proprieta? austriaca (leggasi Stato Austriaco).
Ribadiremo la nostra disponibilita? a supportare piani di rilancio del business in Italia, attivando tutti gli strumenti messi a disposizione dal CCNL dei bancari e dalle Leggi dello Stato Italiano, anche a costo di sacrifici: purche? finalizzati a riqualificare le attivita? finanziarie ed a garantire la stabilita? occupazionale di una banca che non ha mai – fino ad oggi – chiuso un bilancio in perdita.