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Cronaca

Udine e i migranti: l'analisi della testata Internazionale

Tanti i punti di debolezza denunciati nel modello d'accoglienza Friuli: dalla Cavarzerani al coprifuoco disposto dal prefetto Zappalorto passando per le amministrazioni comunali

Dopo Capuozzo su Retequattro, la questione accoglienza profughi porta la città di Udine sulla prestigiosa testata nazionale l’Internazionale che denuncia come chi aiuti i migranti sia lasciato solo. In un pezzo a firma di Annalisa Camilli, si analizza quanto fatto finora in merito alla gestione dei richiedenti asilo che dal 2015 arrivano costantemente in città. Nel testo si legge della questione “Cavarzerani”, delle difficoltà di integrazione e del coprifuoco imposto dall’ottobre 2016 dal prefetto di Udine Vittorio Zappalorto. Un provvedimento che “limita la libertà personale”. Le voce dei protagonisti sono quelle di alcuni migranti oramai a Udine da diversi anni, dei volontari che quotidianamente danno il loro contributo, fino a Fabio Di Lenardo, direttore della Croce Rossa Italiana – Comitato di Udine, ente che gestisce l’ex caserma.

L’arrivo di richiedenti asilo è quotidiano ma sempre meno comuni friulani partecipano al bando nazionale Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), ossia quello dedicato all’accoglienza. Al momento solo dieci comuni su 218 partecipano al sistema Sprar e solo 68 amministrazioni sono coinvolte nell’ospitalità dei richiedenti asilo. Una situazione drammatica che vedrebbe a Udine circa una quarantina richiedenti asilo ancora per strada.

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