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Cronaca

Asili nido e prima infanzia, contributi per abbattere la retta

Lo annuncia l'assessore alle politiche sociali Telesca: "Le famiglie pagheranno direttamente una retta già ridotta". Le domande da presentare ai servizi sociali dei Comuni

 "Da quest'anno le famiglie che iscrivono i bambini ai nidi o agli altri servizi per la prima infanzia (0-3 anni) potranno godere subito del contributo regionale per abbattere il costo della retta. Il vantaggio per le famiglie consiste nel fatto che pagheranno direttamente una retta già ridotta, anziché ricevere un contributo a rimborso dei costi sostenuti dopo la fine dell'anno educativo".

Lo ha sottolineato l'assessore regionale alle Politiche sociali e Famiglia Maria Sandra Telesca, ricordando che "per poter beneficiare di questo abbattimento anticipato della retta è importante che i genitori presentino quanto prima le domande ai Servizi sociali dei Comuni".

Solo per l'anno educativo 2015-2016, infatti, per avere la certezza di ottenere il beneficio (avendone i requisiti) occorre presentare la richiesta entro il 5 settembre. Considerato che la scadenza cade nella giornata di sabato, il termine si considera prorogato al giorno feriale successivo, lunedì 7 settembre 2015. Le richieste presentate successivamente potranno essere accolte a seconda della disponibilità di fondi.

Tutte le modalità del nuovo regolamento, che permette di abbattere alla fonte i costi delle rette di frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia "per rendere - ha osservato Telesca - più incisivo il sostegno regionale alle famiglie e agevolarne l'accesso", sono disponibili sul sito
www.regione.fvg.it - famiglia/casa - politiche per la famiglia. Per reperire informazioni su modalità e le sedi degli sportelli per presentare domanda si può anche chiamare il numero di telefono 0434 223522, selezionando il tasto"3".

I contributi spettano a tutte le famiglie che hanno un Isee entro 30.000 euro, in cui almeno un genitore sia residente o lavori sul territorio regionale da almeno un anno e che hanno iscritto i bambini in un servizio educativo per la prima infanzia tra quelli specificati nelle tabelle presenti al link del sito succitato e per una frequenza minima di almeno 30 ore al mese, ovvero anche per una frequenza inferiore, ma solo nei casi in cui l'Isee del
nucleo familiare non superi i 10.000 euro.

"Sulla base delle richieste che saranno pervenute, la Giunta regionale fisserà gli importi del beneficio mensile a seconda del tipo di frequenza (a tempo pieno o parziale, o per meno di 30 ore al mese), del tipo di servizio educativo (nido/servizio educativo domiciliare oppure centro per bambini e genitori/spazio gioco) e della fascia Isee (da 0 a 10 mila euro; da 10 a 15 mila euro; da 15 a 20 mila euro e da 20 a 30 mila euro)", ha spiegtoa Telesca, assicurando che i dati degli aventi diritto, insieme con gli importi spettanti, verranno comunicati ai gestori dei servizi educativi, che così applicheranno alle famiglie una riduzione della retta mensile di frequenza pari all'importo del beneficio spettante, per tutta la durata dell'iscrizione e fino alla fine dell'anno educativo.

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