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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bracconaggio: arrestate 18 persone e 1500 sequestri, indagati anche in Friuli

L'operazione 'Pullus Freedom', contro il traffico di uccelli da richiamo, è stata condotta dal personale del corpo forestale della Provincia autonoma di Trento su delega della Procura della Repubblica di Trento

Diciotto persone arrestate – di cui sette in carcere – e 1500 nidiacei sequestrati tra Trento, Vicenza, Brescia, Firenze e Venezia. Indagati anche in Friuli. In provincia di Udine coinvolte cinque persone, tre residenti a San Lorenzo di Sedegliano e due a Tricesimo. È il bilancio dell'operazione 'Pullus Freedom', contro traffico di uccelli da richiamo, risultato di una lunga attività di indagine condotta dal personale del corpo forestale della Provincia autonoma di Trento su delega della Procura della Repubblica di Trento.

Il valore

La lunga attività di investigazione ha portato anche a 46 perquisizioni in sette regioni italiane, con più di 50 indagati, con capi di imputazione che comprendono ricettazione, furto venatorio e riciclaggio. Ogni animale da adulto acquisiva un valore che oscillava tra i 150 e i 300 euro. Sotto sequestro anche armi e materiale per il traffico. Tra le persone finite in manette anche un trentino. Le indagini si sono tradotte in una complessa ed articolata operazione di polizia, che ha visto la collaborazione dei Carabinieri, del Corpo Forestale della regione Friuli Venezia Giulia e della Polizia di Stato. L’indagine è la prosecuzione di quella che a gennaio di quest’anno aveva portato all’arresto di altre sette persone.

Il procuratore

Grazie al lavoro di indagine che è stato fatto, ha sottolineato il procuratore capo di Trento Sandro Raimondi, si sono potuti riassumere nei capi di imputazione tutti gli episodi in contestazione, in modo meticoloso. “Nell’apprendere di questa operazione – questo il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dell'assessore alle foreste Giulia Zanotelli – desideriamo complimentarci con chi l’ha portata a compimento ed in particolare con il Corpo Forestale trentino che si è confrontato con un’attività complessa e articolata che ha messo in gioco anche la capacità di collaborare a più livelli”.

Il traffico illecito

Sono sostanzialmente due le aree e le organizzazioni su cui si è indagato: un sodalizio trentino, indirizzato alla raccolta diretta di nidiacei nell’area del Burgraviato (Val Venosta, Val dell’Adige e Merano), con ricettazione della refurtiva presso un grosso allevatore bresciano; una seconda organizzazione, capeggiata da trevigiani e friulani, particolarmente attiva nell’importazione di uccelli nidiacei catturati da altre organizzazioni estere e rivolta allo smistamento degli uccelli nel nord e centro Italia. Il numero di uccelli trafficati si stima in circa 20mila, con un danno al patrimonio indisponibile dello Stato stimabile in centinaia di migliaia di euro. Ad esito delle indagini, le operazioni di arresto e perquisizione sono state svolte il 18 dicembre scorso da parte del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento in stretto raccordo con sette reparti dei Carabinieri Forestali con la collaborazione del Corpo forestale Regionale Friuli Venezia Giulia per le province di Pordenone e Udine e della Polizia autostradale. 

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