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Giovedì, 28 Marzo 2024
operazione Melita / Tarvisio

Stroncata una rete di contrabbando internazionale che passava per Tarvisio

Il valico con l'Austria usato per far passare sigarette, alcolici e prodotti energetici. Arresti in tutta Italia e all'estero

Passava anche per il valico di Tarvisio la rete dedita al contrabbando internazionale di sigarette, prodotti energetici e alcolici che la Guardia di finanza di Trento sta smantellando questa mattina. Stanno precendendo con arresti e perquisizioni su tutto il territorio nazionale. Un'operazione che vede impegnati sin dalle prime luci dell’alba di oggi, martedì 28 giugno, oltre cento militari delle fiamme gialle, col supporto dei reparti territoriali competenti.

Il network criminale

Articolato in cinque gruppi interconnessi, composto da soggetti di nazionalità italiana, rumena, moldava, ucraina, greca e maltese, il network criminale poteva contare su importanti ramificazioni in Slovenia, Germania, Belgio, Inghilterra, Olanda, Polonia, Francia, Bulgaria e Grecia. La merce di contrabbando veniva nascosta in doppifondi e carichi di copertura a bordo di autoarticolati, pullman, furgoni e anche singole autovetture che arrivavano in Italia attraverso i valichi regionali di Tarvisio  e Trieste. Ma anche attraverso il Brennero e Prato La Drava in Trentino Alto Adige.  

L’operazione Melita

L’operazione, rinominata “Melita”, ha portato all’arresto in carcere di 28 indagati: 20 sul territorio nazionale (province di Bari, Roma, Trieste, Latina, Napoli, Campobasso, Caserta, Perugia, Lecce, La Spezia, Massa Carrara, Isernia, Alessandria, Treviso e Venezia) e otto all’estero (Croazia, Belgio, Moldavia, Inghilterra, Germania e Bulgaria). Nei confronti di questi ultimi sono stati emessi un mandato di arresto europeo e un mandato di cattura internazionale.

Ai 28 arrestati, individuati come i principali responsabili della rete dedita all’acquisto, stoccaggio e commercializzazione di ingenti partite di prodotti di contrabbando, si aggiungono due arresti in flagranza di reato già effettuati nel corso delle indagini.

Sono stati inoltre segnalati all’autorità giudiziaria trentina 115 soggetti (tra cui i 28 arrestati) indiziati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici e sulle bevande alcoliche, il tutto con l’aggravante del reato transnazionale. Cinque di loro risultavano inoltre indebiti percettori del reddito di cittadinanza.

Il sequestro

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 2mila e 700 chili di sigarette, 36mila litri di gasolio e 27.900 litri di alcolici. L’ammontare dei tributi evasi (accise, diritti doganali e altre imposte dovute), ricostruito dai finanzieri trentini, è di oltre 27 milioni di euro (27.268.161,36). In totale parliamo dell’immissione in consumo di 160 tonnellate di Tle e di oltre 16 milioni di litri di prodotti alcolici.

Dalle indagini è emerso anche il coinvolgimento di una distilleria con sede in Trentino che ha tentato di contrabbandare un ingente quantitativo di prodotti alcolici in evasione dei diritti doganali, tramite il trasferimento fraudolento di due carichi di vodka (39.960 bottiglie), sequestrati a Verona nel marzo del 2019.

Le indagini

L’indagine era scattata nel 2018 a seguito del monitoraggio di alcuni autoarticolati in transito presso il valico del Brennero ed è stata condotta dal nucleo di polizia economico-finanziario di Trento, con il supporto dello Scico di Roma, sotto la direzione della procura distrettuale di Trento.

Fondamentale la cooperazione internazionale giudiziaria fornita dalle polizie estere, nonché il coordinamento della direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dnaa) a seguito delle numerose convergenze con altre procure distrettuali (in particolare Bari, Napoli e Trieste).

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