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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tempio crematorio: il tar respinge il ricorso di una delle società. Continua la gara

Fontanini: "confermata la correttezza della procedura e l'assenza di pregiudizio, ora l'iter può proseguire"

Può proseguire la gara per il tempio crematorio di Paderno: il Tar, Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia, ha respinto il ricorso con cui, il 31 agosto scorso, la Tea Territorio Energia Ambiente SpA chiedeva l’annullamento, previa sospensione cautelare, della determina con cui il Comune di Udine, il 2 luglio scorso, disponeva il “Ritiro atti di gara approvati con determinazione n. cron. 1975/2020 – come poi rettificata con determinazione n. cron. 3454/2020 – avente ad oggetto CIG 837221498C – Procedura aperta per l’affidamento in concessione, mediante Project Financing, ai sensi dell’art. 183, commi da 1 a 14 del D. Lgs 50/2016, della costruzione e gestione del nuovo tempio crematorio nel cimitero di Paderno”. La società riteneva infatti l’atto non solo illegittimo ma anche lesivo dei propri interessi di partecipante alla gara.

Il Comune di Udine

«Questa sentenza - ha commentato il Sindaco di Udine Pietro Fontanini - non può che renderci soddisfatti perché conferma la correttezza dell’atto escludendo qualunque tipo di pregiudizio nei confronti della Società».

Il Tribunale

Il Tar ha ritenuto improcedibile la richiesta della Tea SpA per sopravvenuta carenza di interesse a ricorrere. Tale situazione, secondo il giudice, si è venuta a creare in forza del fatto che nessuno dei partecipanti aveva superato la fase di ammissione; che il provvedimento impugnato era intervenuto prima di qualunque decisione della Commissione sull’ammissione dei partecipanti; e che la Società, non ammessa nell’ambito della gara che è stata ritirata, è poi risultata ammessa alla seconda e attuale procedura. 

«Non voglio entrare nel merito del ricorso - ha aggiunto il Sindaco - o esprimere giudizi sulla logica che ha spinto la Società a fare ricorso contro una gara alla quale è stata ammessa per tornare a quella dalla quale era stata esclusa. Le parole della sentenza sono in questo senso già chiare a sufficienza. Quello che conta oggi è che la procedura per l’affidamento della gestione del tempio crematorio è risultata corretta e che l’iter attualmente il corso può proseguire senza sospensioni, andando non solo a rispondere a una domanda sempre crescente di utilizzo di questo tipo di pratica ma anche ad abbattere le emissioni oggi prodotte dalla struttura ormai vecchia del cimitero di San Vito», ha concluso il Sindaco.

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