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Cronaca

Omicron e quarantena, servono regole diverse per i vaccinati

Aumento esponenziale dei contagi, tracciamento impossibile, fare un tampone un'impresa: per evitare la paralisi gli esperti suggeriscono regole diverse per la quarantena dei contatti con un positivo

La contagiosità di Omicron farà crescere la pressione su test e quarantene. In Friuli-Venezia Giulia il tracciamento è saltato e fare un tampone è difficile sia tramite le aziende sanitarie, sia in strutture convenzionate. Per non parlare delle farmacie, costrette a gestire code lunghissime. Tra gli esperti di discute sull’isolamento e sulle regole della quarantena in merito ai contatti degli asintomatici. L’infettivologo Matteo Bassetti, ex direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale di Udine, spiega sul suo profilo Facebook: "Non è il Covid di un anno fa. Con oltre 50 mila casi al giorno, destinati a diventare molti di più, dobbiamo vivere in maniera diversa la convivenza con il virus. Sto seguendo centinaia di persone vaccinate con 2 o 3 dosi che hanno il Covid. Hanno un raffreddore o una forma influenzale che dura 3-4 giorni. Nulla a che vedere con il Covid di chi non è vaccinato. Dobbiamo quindi continuare con tracciamento? Milioni di tamponi? Isolamento di tutti i contatti?"

La situazione oggi

In Italia la quarantena è 10 giorni per i non vaccinati e 7 per i vaccinati. Gli esperti però ipotizzano uno scenario con 100mila contagiati al giorno. Con le regole attuali, vuol dire mettere in quarantena fino a un milione di persone ogni 24 ore. Impossibile gestire i tamponi con questi numeri. Se questa ondata, dovuta alla maggiore contagiosità di Omicron, verrà gestita come le precedenti, sono a rischio produzione, scuola e servizi essenziali nel giro di qualche settimana.

Il futuro

Secondo Bassetti: "Chi è malato deve stare a casa, come sempre si sarebbe dovuto fare per le malattie infettive contagiose e dobbiamo finire con il tracciamento. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo. Il rischio, continuando così è trovarci tra pochissimo con milioni di persone isolate e in quarantena. Chi farà il pane, chi guiderà gli autobus, chi svolgerà le lezioni a scuola, chi garantirà la sicurezza, chi batterà lo scontrino al supermercato, chi lavorerà in ospedale? Usciamo dalla visione del Covid come malattia devastante e entriamo nella fase endemica con una malattia più gestibile nei vaccinati, costruendo regole diverse". La prospettiva resta quindi quella di un Paese a due velocità quella dei vaccinati e quella dei non vaccinati, come si evidenza già nel nuovo decreto festività emanato prima di Natale.

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