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Cronaca Cividale del Friuli

Al via lavori di sistemazione per mezzo milione di euro su torrenti e canali del Friuli

Stagione invernale/primaverile 2017/18: il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana eseguirà importanti interventi idraulici a Manzano, Cividale, Martignacco e Trivignano

Gli interventi a Cividale del Friuli

Rio Uintia (fossato scolmatore della roggia di Torreano), rio Chiarò di S. Elena (primo affluente del rio Uintia), fosso Braiduzza (secondo affluente del rio Uintia che trova inizio nell’omonima località a Sud di Rubignacco), fosso Borgo di Sotto (affluente del fosso Braiduzza che trova origine, a cielo aperto nell’omonima località a sud di Rubignacco), fossi “Casali Cotterli” e “Case Pellegrinuzzi”, dei fossi “casali Chiasalp” e “via Butinjns”. Sono i corsi d’acqua interessati dall’intervento del Consorzio, che oggi necessitano di interventi di manutenzione in quanto le frequenti precipitazioni susseguitesi negli anni e le conseguenti esondazioni hanno depositato notevoli quantità di materiale all’interno dei corsi d’acqua, danneggiando soprattutto l’argine sinistro del rio Uintia e la strada argine costruita a protezione dell’abitato di Bottenicco.

Le problematiche

Rio Uintia: lungo la tratta compresa tra il manufatto di scarico della roggia di Torreano e la biforcazione esistente a monte dell’immissione nel torrente Chiarò, si è riscontrata la presenza di vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea, costituita da rovi, arbusti, erbe infestanti e canne palustri, sia sul fondo che sulle sponde del rio. Tale proliferazione vegetativa intralcia notevolmente il regolare deflusso delle portate con conseguenti fenomeni esondativi. Presente anche materiale litoide, limoso e terroso, sul fondo, sulle sponde e anche all'interno dei manufatti, siano essi ponti tombini o sifoni. Tale fenomeno, assieme alla proliferazione vegetativa, provoca una riduzione della sezione idraulica del rio che esonda in diversi punti soprattutto in occasione di fenomeni meteorologici di una certa importanza.

Rio Chiarò di S. Elena: si è riscontrata la presenza di vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea costituita da rovi, arbusti, erbe infestanti e canne palustri, sia sul fondo che sulle sponde del rio, così come di materiale litoide, limoso e terroso, sul fondo, sulle sponde e anche all'interno dei manufatti (ponti tombini o sifoni). Tale fenomeno, assieme alla proliferazione vegetativa sopracitata, provoca una riduzione della sezione idraulica del rio che esonda in diversi punti soprattutto in occasione di fenomeni meteorologici di una certa importanza. 


Fosso Braiduzza, Fosso Borgo di sotto, Fossi “casali Cotterli” e “Case Pellegrinuzzi”: anche qui presenza di vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea, e di materiale litoide, limoso e terroso. Lungo i fossi “casali Cotterli” e “case Pellegrinuzzi” si sono potute riscontrare le seguenti problematiche. Lungo la S.P. 25 di Moimacco, alcuni vecchi accessi carrai sono privi dei muri di testa e del rivestimento in calcestruzzo in corrispondenza alle loro estremità; alcune tratte di fosso sono stati coperti nel tempo dai proprietari frontisti. 


Fossi “casali Chiasalp” e “via Butinjns”: medesime problematiche dei fossi precedenti.

Fosso pista ciclabile: qui si è aggiunta la pendenza insufficiente dell’ultima tratta del fosso posto a levante della pista ciclabile, che provoca l’intasamento parziale della tubazione del diametro di 80 cm posta sotto il passo carraio esistente circa 95 m a monte dello scarico nel ramo secondario del rio Uintia.

Strada argine esistente a nord dell’abitato di Bottenicco e fosso adiacente: la strada argine costruita con i precedenti interventi a difesa dell’abitato di Bottenicco, è stata danneggiata sia dal continuo viavai dei mezzi agricoli pesanti che la percorrono sia dalle frequenti esondazioni del rio Uintia che l’hanno erosa in diversi punti soprattutto nell’ultima tratta, per questo motivo non riesce più a contenere l’acqua che scorre nel fosso a monte che la scavalca in diversi punti andando ad allagare le cantine di alcune abitazioni esistenti a valle. 


Argine sinistro del rio Uintia nella tratta compresa tra lo scarico del fosso Braiduzza e la biforcazione: risulta danneggiato in più punti sia a causa del passaggio di mezzi agricoli pesanti, sia per le frequenti esondazioni verificatesi in questi ultimi anni.

Tipologia dell’intervento e caratteristiche delle opere

Per i rii: taglio della vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea di qualsiasi diametro, compresi rovi, arbusti ed erbe infestanti presente sul fondo e sulle sponde; rimozione del materiale litoide, limoso o terroso presente in alveo, (compreso quello esistente all'interno dei manufatti, siano essi ponti tombini o sifoni) al di sopra delle livellette ottenute congiungendo le platee di fondo dei manufatti in calcestruzzo esistenti a monte e a valle delle varie tratte interessate e comunque per uno spessore non inferiore ai 20 cm. da eseguire a mano o con mezzi meccanici secondo le sagome riportate sulle sezioni tipo di progetto. Il materiale di risulta, se valutato idoneo, verrà utilizzato per la costruzione delle arginature, Il materiale eccedente e quello non idoneo alla ricollocazione in sito dovrà venire gestito a totale carico dell'impresa appaltatrice secondo le procedure della normativa "terre e rocce da scavo" in base al risultato delle analisi da effettuarsi preventivamente a carico della stazione appaltante. 


Lungo la S.P. n.25 di Moimacco: realizzazione dei muri di testa e del rivestimento in calcestruzzo in corrispondenza alle estremità di alcuni accessi carrai preesistenti. Ripristino di alcune tratte di fossati coperti nel tempo dai proprietari frontisti.

Realizzazione dei muri di testa e del rivestimento in calcestruzzo in corrispondenza alle estremità di alcuni accessi carrai preesistenti lungo la strada comunale che porta ai casali Chiasalp; ripristino di alcune tratte di fossati coperti nel tempo dai proprietari frontisti lungo la strada comunale che porta ai casali Chiasalp.


Lungo i fossi adiacenti alla pista ciclabile: taglio della vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea; rimozione e ricollocamento a una quota inferiore di 30 cm. della tubazione del diametro di 80 cm. relativa al passo carraio esistente in corrispondenza all'immissione del fosso adiacente alla pista ciclabile nel ramo secondario del rio Uintia.

Lungo la strada argine costruita a difesa dell’abitato di Bottenicco e nel fosso adiacente: taglio della vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea, rimozione del materiale litoide.

Argine sinistro del rio Uintia nella tratta compresa tra lo scarico del fosso Braiduzza e la biforcazione: ripristino dell’argine danneggiato in più punti dalle frequenti esondazioni verificatisi in questi ultimi anni, lungo la tratta sopraindicata, mediante il riporto del materiale proveniente dalla rimozione del materiale litoide, limoso o terroso presente lungo i corsi d’acqua la cui manutenzione è prevista all’interno del presente progetto.

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