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Cronaca Cividale del Friuli

Al via lavori di sistemazione per mezzo milione di euro su torrenti e canali del Friuli

Stagione invernale/primaverile 2017/18: il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana eseguirà importanti interventi idraulici a Manzano, Cividale, Martignacco e Trivignano

Continua l’attività sul territorio del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana: tre gli importanti interventi nel settore idraulico che saranno avviati entro la fine dell’anno e l’inizio 2018, per un costo totale di mezzo milione di euro. Nel comune di Martignacco l’intervento urgente di Protezione Civile riguarda la sistemazione idraulica del torrente Lavia, a salvaguardia dei centri abitati dagli allagamenti; redatto dall’Ufficio Tecnico consortile a firma dell’ing. Massimo Canali, direttore dell’ente, il progetto definitivo-esecutivo del costo di 100mila euro è stato validato dal responsabile del procedimento, ing. Stefano Bongiovanni. Nei comuni di Moimacco e Cividale del Friuli i lavori di sistemazione idraulica riguardano rio Uintia e rio Chiarò di S. Elena, assieme ai fossi e i canali di sgrondo, per un importo di 220mila euro, redatto sempre dall’Ufficio Tecnico consortile a firma dell’ing. Michele Cicuttin, cosi come a Manzano e a Trivignano, dove partirà la manutenzione ordinaria del rio Manganizza, per un importo di 275mila euro.

Lavori idraulici a Cividale e Moimacco, Martignacco, Manzano e Trivignano

 Gli inteventi

Il Rio Manganizza a Manzano sarà interessato dal taglio della vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea, rovi, arbusti ed erbe infestanti, sia sul fondo che sulle scarpate interne del rio (tale proliferazione vegetativa intralcia infatti notevolmente il regolare deflusso delle portate, con conseguenti fenomeni esondativi) e dalla rimozione del materiale roccioso o terroso, che  provoca una riduzione della sezione idraulica del rio,  con conseguente rischio di esondazione soprattutto in occasione di fenomeni meteorologici di una certa importanza.

Anche nel Cividalese sarà tagliata la vegetazione presente sul fondo e sulle sponde dei rii e rimosso il materiale roccioso o terroso presente in alveo. Lungo la S.P. n.25 di Moimacco saranno realizzati muri di testa e rivestimento in calcestruzzo in corrispondenza delle estremità di alcuni accessi carrai preesistenti, Ripristinate alcune tratte di fossati coperti nel tempo dai proprietari frontisti, così come lungo la strada comunale che porta ai casali Chiasalp. Lungo i fossi adiacenti alla pista ciclabile e lungo la strada argine costruita a difesa dell’abitato di Bottenicco, e nel fosso adiacente, verrà tagliata la vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea. Nell’argine sinistro del rio Uintia, nella tratta compresa tra lo scarico del fosso Braiduzza e la biforcazione, sarà ripristinato l’argine danneggiato in più punti dalle frequenti esondazioni verificatisi in questi ultimi anni mediante il riporto del materiale proveniente dalla rimozione del materiale litoide, limoso o terroso presente lungo i corsi d’acqua.

A seguito degli eventi alluvionali che durante il 2014 hanno colpito gran parte della zona pedecollinare del Friuli orientale e in particolare il comune di Martignacco, si sono verificati allagamenti sempre più frequenti. Alcuni corsi d’acqua che attraversano il Comune (in particolare il torrente Lavia, il rio Volpe e lo scolo Tampognacco) negli ultimi anni si sono viste ridurre notevolmente le loro sezioni idrauliche a causa della presenza sul fondo di materiale depositatosi durante i fenomeni alluvionali. La riduzione della sezione idraulica ha come conseguenza una riduzione delle portate e, in coincidenza di abbondanti precipitazioni concentrate in un breve lasso di tempo, succede che i corsi d’acqua esondino e vadano ad allagare le aree circostanti su cui esistono insediamenti abitativi e diverse attività produttive. Sarà quindi ripristinata la funzionalità idraulica del torrente Lavia e tagliata la vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea; in sommità la rimozione interessa esemplari di specie arboree alloctone (non di pregio) e conservazione di quelle autoctone (di pregio). Idem per lo scolo Tampognacco. Nuovo argine in terra, invece, per Rio Volpe, lungo una falla della lunghezza di circa 30 metri.

Gli interventi a Martignacco

Gli interventi a Cividale del Friuli

Gli interventi a Manzano

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