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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Confartigianato trasporti FVG, nel nuovo contratto più flessibilità e tutele

Si cercano giovani autisti, ma le spese iniziali per la patente e il sacrificio del lavoro li tengono alla larga. Nel nuovo contratto nazionale per il settore logistica più tutele, più giovani e più attenzione alla concorrenza straniera

Si è svolta oggi a Udine l’assemblea regionale di Confartigianato Trasporto Fvg.

Più flessibilità nell’organizzazione del lavoro per l’azienda, maggior tutela e vantaggi per i lavoratori, con integrazione salariale e nei servizi sanitari. Così l’autotrasporto artigiano cerca di limitare il dumping sociale generato dalla spietata concorrenza straniera, in particolare dell’Est Europa, che molte conseguenze ha generato anche in Friuli Venezia Giulia.

Il punto

Il punto sui primissimi effetti del nuovo contratto nazionale per il settore della logistica e del trasporto è stato fatto questa mattina a Udine da Confartigianato Trasporti Fvg con il presidente regionale di Confartigianato, Graziano Tilatti, il capogruppo Fvg di settore, Pierino Chiandussi, il segretario nazionale degli autotrasportatori, Sergio Lo Monte, e il responsabile nazionale delle relazioni sindacali, Dario Bruni.

In un settore in cui «Comincia ad essere difficile trovare i giovani che vogliono fare gli autisti per i sacrifici che il lavoro comporta ma, soprattutto, per i costi iniziali che non tutti possono affrontare a partire dai 4mila euro della patente professionale - ha evidenziato il capocategoria Chiandussi - il nuovo contratto – la cui stesura ha avuto anche gli artigiani come primi attori – ha introdotto misure significative per contenere la concorrenza straniera».

«Capita che ci siano lavoratori che si licenziano per essere riassunti dalla stessa azienda ma attraverso un’agenzia interinale con sede in paesi esteri - hanno raccontato Bruni e Lo Monte -  per consentire un costo del lavoro vantaggioso. Con il nuovo contratto si prevede un salario di ingresso, si dà la possibilità alle imprese di organizzare il lavoro sull’intera settimana e non solo su 5 giorni e al lavoratore si danno integrazioni di tipo salariale e sul fronte dell’assistenza sanitaria». In questo modo per i lavoratori artigiani «sono accresciuti di diritti e le tutele» e per le imprese «l’organizzazione del lavoro è resa più flessibile e meno onerosa». Introdotto anche il lavoro a chiamato, tutelato come lavoro dipendente

La concorrenza

«Abbiamo motivo di credere che l’Europa in tempi brevi riesca a riportare la concorrenza fra i diversi Paesi entro regole condivise – ha affermato il presidente Confartigianato Tilatti -, ma le aziende artigiane devono prepararsi a una ulteriore sfida: reggere la concorrenza dei grandi player. Dobbiamo perciò saper collaborare per la creazione di piattaforme informatiche che consentano la gestione di mezzi e orari estremamente competitivi e in ciò la Federazione regionale è al fianco delle aziende che intendono progettare in tal senso».

I confini

A margine, Chiandussi ha affrontato lo spinoso problema posto dal contingentamento del traffico al Brennero deciso dall’Austria. «Chiediamo l’intervento delle istituzioni per salvaguardare la massima reciprocità. Non è possibile che un Paese Ue prenda decisioni simili in modo unilaterale. Ci va di mezzo un intero sistema Paese», ha detto. «A risentirne, infatti, non saranno solo gli autotrasportatori, poiché l’export, voce importantissima della nostra economia, verrà penalizzato da tale decisione». Il presidente ribadisce perciò «l’intervento delle istituzioni», poiché «nell’Unione europea ci vogliono regole comuni. V’immaginate – ha concluso – se l’Italia decidesse improvvisamente un contingentamento a Fernetti e Sant’Andrea per limitare gli ingressi dei mezzi dall’Est Europa»?

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