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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Confagricoltura Fvg dice ancora no ai tagli dell’Ue al bilancio agricolo

È necessario trovare un accordo prima delle elezioni e spiegare meglio ai cittadini l’importanza della Pac per l’intera collettività, dice Thurn Valsassina, vice presidente di Confagricoltura Fvg

L’agricoltura europea è a un punto cruciale, in cui sono numerosi i fattori determinanti per il suo futuro. Al Global Food Forum di Confagricoltura e Farm Europe, tenutosi recentemente a Pavia, gli stakeholder del settore
primario dei vari Stati membri si sono confrontati sugli argomenti di stretta attualità, quali il taglio delle risorse al prossimo bilancio Ue, le esigenze di sostenibilità ambientale e crescita economica, la sicurezza alimentare per i consumatori. 

Dai gruppi di lavoro del Gff, ai quali hanno partecipato anche i rappresentanti di Confagricoltura Fvg (il vice presidente regionale Philip Thurn Valsassina, il presidente provinciale di Pordenone Nicolò Panciera e il direttore regionale Sergio Vello), è emerso chiaramente che la proposta della Commissione europea di tagliare il bilancio Ue limitando le risorse all’1,08% del Pil è inaccettabile. Il Parlamento europeo intende giungere a un accordo entro la scadenza delle elezioni della prossima primavera, raggiungendo almeno quota 1,3% del Pil, ma occorre accelerare i tempi senza stravolgere gli equilibri raggiunti. 

«È necessario spiegare bene l’importanza della Politica agricola comune (Pac) ai cittadini europei – ha detto Thurn Valsassina -, mettendo in luce le garanzie che dà alle imprese agricole e all’intera collettività. Bisogna
evitare, inoltre, un’applicazione della Pac troppo diversificata tra gli Stati membri, mentre bisogna creare un collegamento tra la politica agricola, la politica di bilancio e la politica commerciale per sfuggire al pericolo di una concorrenza falsata e perché si applichi davvero il criterio della reciprocità, con criteri comuni per i prodotti di importazione. È pure indispensabile avviare un approccio più completo alla Pac, con concetti che vadano oltre i pagamenti diretti, - ha concluso il vice presidente di Confagricoltura Fvg - includendo anche la formazione, l’istruzione e la cultura, per rimarcare l’efficienza del settore primario europeo».

 

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