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Cronaca Resia / Via Roma

Condannate tre esponenti del movimento “Identità e tutela Val Resia”

Le tre donne sono state ritenute responsabili dal Giudice di Pace di Pontebba dei reati di ingiurie e minacce nei confronti di un concittadino che aveva voluto e ottenuto la carta d'identià bilingue, in sloveno e italiano

La vicenda era iniziata alla fine di luglio del 2010. Un cittadino residente a Resia ottenne il rilascio della carta d'identità bilingue, in italiano e sloveno, scatenando così una sonora protesta promossa dal gruppo “Identità e tutela Val Resia”.

Il gruppo rivendica infatti la volontà che la vallata non venga considerata zona di minoranza slovena, insistendo sulle sostanziali differenze tra le diverse parlate dello sloveno e il resiano.

Secondo l'accusa l'uomo sarebbe stato oggetto di minacce e ingiurie da parte dei manifestanti dopo aver ricevuto il documento. Le provocazioni più consistenti sarebbero arrivate dalle tre donne processate e condannate, cioè A.D.F. di 55 anni, O.D.L. di 39 anni ed E.D.L. di 37 anni.

Oggi, nella sala del Giudice di Pace di Pontebbe, l'udienza conclusiva, che si è conclusa con le condanne:

A.D.F. è stata condannata all'ammenda di 30 euro per minacce, O.D.L. ed E.D.L. sono invece state condannate all'ammenda di 80 euro per ingiurie e minacce.

Da segnalare in sala la presenza di oltre venti persone del comitato  “Identità e tutela Val Resia”, con l'ordine pubblico garantito da Carabinieri e Polizia di Stato.

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