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Cronaca

Costringe una dipendente a ripianare i debiti del negozio: condannata

La responsabile di un negozio di cosmetici cittadino è stata condannata a 4 anni di reclusione, 1000 euro di multa e a un risarcimento di 15mila euro per aver estorto del denaro a una addetta alle vendite

La responsabile di un punto vendita 'Acqua e Sapone di Udine', B.M., di 28 anni, di Tavagnacco, è stata condannata dal giudice del Tribunale di Udine a 4 anni di reclusione e 1000 euro di multa per estorsione.

E' accusata di aver costretto l'addetta alle vendite del negozio a consegnarle 9 mila e 800 euro per ripianare un ammanco di cassa di 15 mila euro scoperto nel 2010. Ammanco che le era stato segnalato proprio dall'addetta alle vendite. Secondo la denuncia della vittima, alla quale il giudice ha riconosciuto un risarcimento danni di 15 mila euro, la responsabile l'avrebbe costretta a consegnarle i soldi l'11 marzo 2010.

Denaro prelevato in parte dal libretto postale (4 mila euro), in parte da un buono fruttifero (3 mila e 500 euro) e in parte consegnati in contanti (2 mila e 300 euro).

Se non avesse versato i soldi, ha denunciato la vittima, la direttrice avrebbe comunicato l'ammanco al capo area della sede centrale della società.

(ANSA)

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